Ci sono ancora Fabio Fazio e Laetitia Casta. C’è Luciana Littizzetto. Ci saranno pure Ligabue, Raffaella Carrà e le gemelle Kessler. E Pif. E i “presenter”. Poi i cantanti, Campioni e Nuove proposte. Cos’è? Sanremo 2014. Il sipario sul Festival della canzone italiana, edizione numero 64, si alza martedì 18 febbraio. Per cinque serate fino ale finali del 22 febbraio. Canzoni, ospiti (super?), ancora canzoni e le solite polemiche. Per le canzoni, gli ospiti, i cachet, i costi. Insomma, tutto come sempre al teatro Ariston in riviera.
Protagonisti e canzoni – E come sempre, alla fine, al centro c’è la gara. I Campioni sono quattordici, ognuno con due canzoni. Antonella Ruggiero canta ‘Quando balliamo’ e ‘Da lontano’, Arisa porta ‘Lentamente (il primo che passa)’ e ‘Controvento’, poi Cristiano De Andrè con ‘Invisibili’ e ‘Il cielo è vuoto’, Francesco Renga con ‘A un isolato da te’ e ‘Vivendo adesso’, Francesco Sarcina con ‘Nel tuo sorriso’ e ‘In questa città’, Frankie Hi-Nrg mc con ‘Pedala’ e ‘Un uomo è vivo’, Giuliano Palma con ‘Così lontano’ e ‘Un bacio crudele’, Giusy Ferreri con ‘L’amore possiede il bene’ e ‘Ti porto a cena con me’, Noemi con ‘Bagnati dal sole’ e ‘Un uomo è un albero’, i Perturbazione con ‘L’unica’ e ‘L’Italia vista dal bar’, Raphael Gualazzi con i Bloody Beetroots cantano ‘Liberi o no’ e ‘Tanto ci sei’, Renzo Rubino porta ‘Ora’ e ‘Per sempre e poi basta’, Riccardo Sinigallia presenta ‘Prima di andare via’ e ‘Una rigenerazione’, Ron canta ‘Un abbraccio unico’ e ‘Sing in the rain’.
Le Nuove proposte sono Bianca (“Saprai”), Diodato (“Babilonia”), Filippo Graziani (il figlio di Ivan, “Le cose belle”), Rocco Hunt (“Nu juorno buono”), The Niro (“1969”), Vadim (“La Modernità”), Veronica De Simone (“Nuvole che passano”), Zibba (“Senza di te”). Bianca e Vadim sono stati selezionati da Area Sanremo.
Le cose che succedono – La prima serata prevede sette campioni sul palco col voto tra le due canzoni in gara (Arisa, Frankie Hi-nrg mc, Antonella Ruggiero, Raphael Gualazzi e The Bloody Beetroots, Cristiano De Andrè, Perturbazione, Giusy Ferreri), la presentazione delle nuove proposte. E gli ospiti, che giocano subito la carta Ligabue. Insieme a Laetitia Casta, Raffaella Carrà e Yussuf Cat Steven. I presenter dei campioni sono Tito Stagno, Tania Cagnotto con Francesca Dallapè, Amaurys Perez, Luigi Naldini, Cristiana Capotondi, Massimo Gramellini e Marco Bocci.
Mercoledì sul palco gli altri sette campioni (Francesco Renga, Giuliano Palma, Noemi, Renzo Rubino, Ron, Riccardo Sinigallia e Francesco Sarcina) e poi via alla gara delle nuove proposte, con l’esibizione di quattro degli otto artisti in gara: Diodato, Filippo Graziani, Bianca e Zibba.
Ospiti Claudio Baglioni, Rufus Wainwright (contestato dai Papaboys), Franca Valeri e Claudio Santamaria; presenter le gemelle Kessler, Armin Zoeggeler, la direttrice del museo di Rovereto Cristiana Collu, Kasia Smutniak, Gianantonio Stella, Veronica Angeloni, Clemente Russo.
Giovedì tutti i campioni con la canzone che ha passato il turno e le altre quattro nuove proposte (Rocco Hunt, Veronica De Simone, The Niro e Vadim). Ospiti Renzo Arbore, Damien Rice, Luca Parmitano, l’Orchestra Filarmonica del Teatro La Fenice diretta dal maestro Diego Matheuz.
Sanremo Club – La quarta serata, come tradizione degli ultimi anni, esce dalla gara e diventa un omaggio alla canzone d’autore italiana, quasi a voler sollevare il muro che separa il Festival dal Premio Tenco: un Sanremo Club.
E allora Giuliano Palma presenta “I Say I’ Sto Cca’’ di Pino Daniele (1980), i Perturbazione con Violante Placido cantano La donna cannone di Francesco De Gregori (1983), Giusy Ferreri con Alessandro Haber canta Il mare d’inverno di Enrico Ruggeri (1983), Raphael Gualazzi e the Bloody Beetroots con Tommy Lee (dei Motkley Crue) cantano Nel blu dipinto di blu di Domenico Modugno (1958), Renzo Rubino con Simona Molinari porta Non arrossire di Giorgio Gaber (1960), Frankie Hi Nrg con Fiorella Mannoia presentano Boogie di Paolo Conte (1981), Antonella Ruggiero con DigiEnsamble Berlin cantano Una miniera dei New Trolls (1969), Francesco Sarcina con Riccardo Scamarcio con Diavolo in me di Zucchero (1989), Riccardo Sinigallia con Paola Turci e Marina Rei presentano Ho visto anche degli zingari felici di Claudio Lolli (1976), Arisa con Cuccuruccucu di Franco Battiato (1981), Cristiano De André con Verranno a chiederti del nostro amore del Fabrizio De André (dedicata nel 1973 alla mamma di Cristiano), Francesco Renga con Francesco Silvestre con Un giorno credi di Edoardo Bennato (1973), Noemi con La costruzione di un amore di Ivano Fossati (1978), Ron con Cara di Lucio Dalla (1980).
Verrà anche proclamato il vincitore della categoria Nuove proposte. Gli ospiti sono Gino Paoli, Paolo Nutini, Luca Zingaretti e Enrico Brignano.
La finale – Nella serata finale c’è naturalmente la proclamazione del vincitore del festival, ma solo dopo aver riascoltato tutte le canzoni finaliste.Gli ospiti sono Ligabue, Stromae e Maurizio Crozza.
Curiosità – Un festival della canzone non è una cosa seria? L’Accademia della Crusca non la pensa così, tanto che si è presa la briga di leggere tutti i testi dei cantanti in gara e ha dato un voto. Risultato? I migliori sono di Cristiano de André e i Perturbazione. Questa l’analisi del professor Lorenzo Coveri: “La qualità dei testi non è eccelsa, a parte i casi di CristianoDeAndré (e non per il mio zampino nei versi in genovese!) e dei Perturbazione (e anche un po’ di FrankieHiNrg). Tra le Nuove Proposte la palma va a Zibba (e non perché è di Varazze). Naturalmente giudicare solo sulla base dei testi è come parlare di un film avendo ascoltato solo il sonoro. Il giudizio potrà variare, e anche di parecchio, dopo l’ascolto. In generale, ci sono ancora molte forme del linguaggio canzonettistico tradizionale (rime baciate con monosillabi, inversioni sostantivo/aggettivo, zeppe), con qualche timida innovazione”. Tutto sommato confermato quanto già si potrebbe pensare conoscendo la produzione degli artisti in questione.
E, si diceva, il festival non è una cosa seria? Forse. Ma tanto lo guardano (quasi) tutti e allora è meglio farlo in compagnia. Ci hanno pensato Artevox e i Distratti, ideatori di Sanremissimo: un gruppo d’ascolto, con giuria di esperti e voto popolare, che seguirà tutta la manifestazione dal “75 Beat” di Milano (in via Tirso). Risultati anche sulle frequenze di Radio Popolare.
Gli omaggi – Gli Skiantos saliranno invece sul palco dell’Ariston (dopo il tentativo del 1980) con l’omaggio dell’orchestra a Roberto Freak Antoni, da poco scomparso. Fazio e Littizzetto leggeranno un ricordo dell’artista sulle note di “Mi piaccion le sbarbine”, forse il brano più noto della band del cantante-poeta bolognese. Il maestro Matheuz e l’orchestra della Fenice di Venezia giovedì sera apriranno il festival con un omaggio a Claudio Abbado.