Briosco – Si è trasformato in un’odissea il viaggio lungo la statale 36 per centinaia di persone che sono rimaste imbottigliate l’altra notte in un ingorgo all’altezza dei curvoni di Briosco-Giussano, causato da auto e camion finiti di traverso sull’asfalto reso scivoloso dall’abbondante nevicata. Tra le persone “imprigionate” nelle auto immerse dalle neve anche una donna di 34 anni al settimo mese di gravidanza che stava rincasando con il marito in direzione Milano. Poco prima di mezzanotte, dopo aver passato in macchina nove ore di fila, la donna, provata, ha chiamato i soccorsi. Subito sul posto gli operatori della Croce bianca di Giussano. I volontari si sono portati con l’ambulanza fino all’inizio dell’ingorgo, poi si sono caricati in spalla l’attrezzatura e hanno proseguito a piedi nella neve, per 800 metri, fino a raggiungere la macchina della donna individuata tra la colonna infinita delle auto in panne grazie all’aiuto della Polizia stradale. Caricata sulla lettiga e avvolta in calde coperte per riparla dalle temperature polari, la donna è stata trasportata a braccia fino all’ambulanza e poi trasportata al Pronto soccorso dell’ospedale di Carate.
Auto “sepolta” dalla neve – Aveva invece fretta di nascere la piccola Jassmine, e non poteva proprio aspettare che le strade tornassero agibili per venire al mondo. Così, alle 7 di martedì, quando le contrazioni sono diventate intense, mamma Meryem, ventenne marocchina da tre anni residente a Briosco, non ha potuto far altro che chiamare il 118 per farsi venire a prendere sotto casa e farsi portare in fretta all’ospedale. Sfidando le strade ancora innevate dall’abbondante nevicata del giorno prima, l’ambulanza ha raggiunto Briosco e ha trasportato la donn, in evidente travaglio avanzato, fino al Pronto soccorso di via Mosè Bianchi: mezzora dopo ha partorito la bellissima Jassmine, 3 chili e 200 grammi, che presto tornerà a casa dove l’attendono il fratellino di un anno e papà Abdelhak.
Alessandra Botto Rossa
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