MIxitè, mescolanza, incursioni tra musica e teatro, cultura. Hip hop brasiliano, rock italiano, la sperimentazione. Tutto questo sul palco del Carroponte di Sesto San Giovanni da mercoledì 4 a domenica 8 luglio nel festival della Compagnia teatrale Dionisi.
Si comincia con un rapper che Caetano Veloso ha definito “probabilmente il personaggio più importante della scena pop brasiliana”. Kleber Gomes in arte Criolo, 36 enne di San Paolo, arriva in Italia per la prima volta, nonostante sia in giro da una ventina d’anni e il suo primo album risalga al 2006 (“Ainda Há Tempo”).
Ma ora ha i riflettori puntati addosso: il signor Veloso gli fa i complimenti, il regista Spike Lee lo intervista per il docu-film Go Brasil Go (insieme al presidente Lula e a Pelè), il suo “Nó Na Orelha” è album dell’anno in Brasile, premiato con tre Mtv Awards nel 2011. In più ha chiuso l’anno in testa alla classifica di Rolling Stone Magazine in Brasile (Album of the Year e Best Song) e alla 23esima edizione del Premio della musica brasiliana ha conquistato i premi per la rivelazione dell’anno, il miglior cantante e miglior disco nella (ampia) categoria pop/rock/reggae/funk/hip hop.
Dal 25 giugno la musica di Criolo è distribuita anche in Europa e la sua poetica di strada è pronta per diventare un caso anche nel vecchio continente. “Nó Na Orelha”, interamente scritto da lui, «è un album realizzato in un clima di piena libertà creativa e in maniera del tutto indipendente e low-budget grazie al supporto dei circuiti culturali no-profit di sostengo all’arte collettiva Martilha Cultural», spiega la biografia.
Con uno stile che abbraccia afrobeat, brega, samba, reggae e rap, prestando la voce ai milioni di persone che nelle favelas lottano per la sopravvivenza. In arrivo a Sesto San Giovanni dopo Londra e Parigi, continuerà la tournée a Roma (6 luglio) e Roskilde, in Danimarca (7 luglio).
Dopo l’onda brasileira, al Carroponte arrivano nell’ordine Edda, Cristina Donà e Kaki King. Edda, che è stato leader dei Ritmo Tribale prima di ritirarsi dalle scene per diversi anni, è tornato con due album (Semper biot e Odio i vivi) dannatamente spietati. Stefano Rampoldi non si smentisce e racconterà le sue verità giovedì 5 luglio.
Poi spazio a due cantautrici, fenomenali con voce e chitarra. Venerdì 6 luglio tocca a Cristina Donà, autentico punto di riferimento del rock made in Italy. L’ultimo lavoro è “Torno a casa a piedi” e quel grido “io credo nei miracoli” (della gente, della mente, della rivoluzione) si intreccia in scaletta ai primi successi. Per uno spettacolo di grande qualità e classe. Domenica sarà la volta di Kaki King, virtuosa della chitarra e coraggiosa sperimentatrice di stili. Cresciuta a New York racchiude in sé le mille facce di quella città.
I concerti sono alle 22. Ingresso 10 euro per Criolo, gratuito per Edda, 5 euro per Donà e King. Il Carroponte è in via Granelli a Sesto San Giovanni, nel parco archeologico industriale dell’ex Breda. Tutto il programma del festival è qui.
Chiara Pederzoli