Desio, ma il Pd ora rischia grosso

Desio, ma il Pd ora rischia grosso

Desio – «La legalità non deve essere una battaglia di parte» ha detto Luciano Violante al quale Roberto Corti sedeva accanto. «In questa drammatica stagione non bisogna avere paura di fare alleanze di emergenza» ha detto Rosy Bindi a Monza, all’assemblea regionale Pd.

Gli scissionisti Dell’Orco & C. se ne sono andati dal Pd proprio perché è sfumata un’alleanza trasversale con la Lega Nord in nome della legalità, che avrebbe portato alla vittoria pressoche certa della coalizione ai danni del Pdl.

Certo, dal dire al fare c’è un abisso: necessarie tante limature e un candidato condiviso, ma perdendo parte dell’elettorato moderato il Pd rischia che al ballottaggio ci vadano Terzo Polo e Pdl.

Pd e Carroccio, l’uno dall’opposizione, l’altro mandando a casa il governo Mariani, si sono eretti a paladini della legalità a Desio, ma senza la decisione della Lega, il Pd non avrebbe questa seconda chance di poter governare la città.

Non è questione di riconoscenza, ma solo di pragmatismo: meglio andare al ballottaggio insieme alla Lega o doverla votare da esclusi per sconfiggere il Pdl?
Roberto Magnani