Desio, l’ex deputato Dario Rivolta«Candidato con onesti, difficile»

Desio, l’ex deputato Dario Rivolta«Candidato con onesti, difficile»

Desio – “Io candidato sindaco? E’ improbabile”. Il suo nome circola in questi giorni negli ambienti politici: in tanti lo indicano come possibile candidato sindaco del Pdl. Ma lui, Dario Rivolta, smentisce. Almeno per il momento. “Nessuno per ora mi ha fatto una proposta ufficiale”, afferma, interpellato sulla sua possibile candidatura. Rivolta ha un curriculum di tutto rispetto. Desiano, esperto di politica internazionale, è stato deputato dal 1996 al 2008. Ha ricoperto il ruolo di vicepresidente della commissione affari esteri. Dal 2008 è Consigliere per l’Iraq del Vice Ministro con delega al commercio estero Adolfo Urso ed è Membro per conto del Governo Italiano del comitato congiunto Italia-Iraq.

Potrebbe rappresentare davvero quel segno di discontinuità tanto richiesto a Desio. Lo sanno i tanti politici che in questi giorni fanno circolare il suo nome. Sarà lui il candidato sindaco del Pdl, chiamato a dare una svolta alla città, dopo la crisi? Il politico desiano frena. “Non credo. Innanzitutto i miei numerosi impegni professionali non mi permetterebbero di avere tempo da dedicare a questo importante incarico” Nessuna discesa in campo a Desio, quindi? “Mi candiderei solo ad una condizione, che vedo però difficile realizzare”. Quale? “Vorrei poter contare su una candidatura fuori dai partiti, per poter scegliere il meglio per la città, oltre l’appartenenza politica”.

Significa che vorrebbe presentarsi, se mai ci fosse questa ipotesi, come un candidato al di sopra delle parti? “Significa che Desio ha bisogno di una rinascita, che vada oltre i partiti. Il futuro sindaco dovrebbe creare la sua giunta scegliendo la squadra in modo trasversale ai partiti, tra gente onesta, estranea a qualsiasi gruppo legato al malaffare” E secondo lei questa ipotesi non è realizzabile? “Credo che sia una condizione davvero difficile da realizzare. Giampiero Mariani, da galantuomo com’è, ci ha provato e non ci è riuscito. Era partito con questa idea, un anno, fa, con la sua candidatura. Ma poi, una volta eletto sindaco, ha dovuto fare un passo indietro. E’ stato condizionato. Non ha potuto scegliere liberamente la sua squadra: il gruppo del malaffare ha preso in mano la situazione”.

Dopo il terremoto provocato dalla maxi operazione anti ‘ndrangheta e dalla caduta della giunta, di cosa ha bisogno la città, secondo lei? “C’è bisogno di fare piazza pulita. E’ inutile nasconderlo: a Desio c’è un gruppo di gente legata al malaffare che ha gestito per anni la vita politica. Aldilà di quanto poi accerterà la magistratura. Queste persone se ne devono andare.Adesso ci vuole pulizia. Nelle liste elettorali non può comparire neppure chi è sospettato di avere legami con questo gruppo del malaffare”.
Paola Farina