Desio: «Doppiostile», canzoneper il piccolo Tommaso Onofri

Desio: «Doppiostile», canzoneper il piccolo Tommaso Onofri

Desio – «La musica non è solo un sogno, ma anche un modo per impedire ai ragazzi di andare alla deriva». A lanciare questo messaggio ai suoi coetanei è Gabriele d’Asaro, in arte Shok, giovane musicista desiano ed enfant prodige, già a 10 anni componeva musica, che con un suo amico d’infanzia, Francesco Montesanto, in arte Norma, ha dato vita nel 2003 alla band «Doppiostile» integrata nel Gruppo «CS Klan» di cui fanno parte altri due giovani musicisti Massimiliano Dozio, detto Dreke, e Giuseppe Fiumanò, in arte Fat-B.

I generi musicali della band spaziano dal rap, al pop, all’elektro. I brani sono tutti scritti, prodotti e arrangiati dagli stessi ragazzi che curano anche la grafica delle copertine dei dischi. «La nostra prima sala di registrazione è stata una cantina a S.Giorgio ma da un po’ di tempo ne abbiamo una più grande a Muggiò che abbiamo chiamato «C.Sound Recordz» -dice Gabriele – e dopo i primi tempi in cui i brani restavano immancabilmente nel cassetto, l’incontro con la casa di distribuzione Universal ha segnato la nostra svolta: da qui, è nato il nostro primo singolo dal titolo «Spogliati davanti a me» trasmesso per molto tempo da numerose radio a cui ha fatto seguito «Più il tempo va» registrato nella Sala discografica «Best Sound» etichetta degli Aticolo 31 e dei Gemelli Diversi».

«Ora stiamo lavorando ad un nuovo disco che uscirà a giugno, il titolo non l’abbiamo ancora deciso, comunque sarà accompagnato da un video. Quasi tutti i nostri video li giriamo in Romagna terra di turismo giovanile dove teniamo anche dei concerti, ed è proprio durante uno di questi concerti che abbiamo conosciuto la mamma del piccolo Tommaso Onofri a cui abbiamo dedicato un nostro brano dal titolo «Che senso ha» e lei commossa ci ha ringraziato».

«Noi mettiamo in musica i problemi del mondo che non possono lasciare indifferenti – conclude Gabriele – è nella musica che ci sfoghiamo come nella canzone «1939» che revoca il dramma dell’Olocausto, scritta pochi giorni fa. Nella musica vediamo il nostro prossimo futuro».
Ivana Castoldi