Consumo più equo Spesa consapevole

Alcuni prodotti del commercio equo
Alcuni prodotti del commercio equo Fabrizio Radaelli

Una goccia in un mare di speculazioni economiche? Sì, si tratta proprio di una goccia. Ma quella goccia non si perde, perché può fare la differenza. Comunque. Perché anche attraverso le scelte che finiscono nel nostro carrello della spesa é possibile agire attivamente sull’economia mondiale. E si tratta di condividere la solidarietà tutti i giorni, scegliendo, per quanto possibile, prodotti liberi e solidali. L’11 maggio si celebra la Giornata mondiale del Commercio Equo e solidale, ed è l’occasione giusta per pensare ad un acquisto che sia un gesto di amore non solo per noi ma anche per gli altri, per quei produttori spesso sfruttati e per nulla protagonisti del processo di distribuzione.

La catena equa del commercio agisce non solo sul mero scambio di prodotti, ma anche come forte cassa di risonanza per azioni che permettono di attuare il rispetto del lavoro e del pianeta. Come? Con il coinvolgimento delle popolazioni produttrici e dell’opinione pubblica destinataria dei prodotti importati, con campagne di sensibilizzazione e di boicottaggio che hanno la finalità di migliorare lo sviluppo dei paesi coinvolti, le condizioni di lavoro e di vita delle piccole comunità spesso minacciate da multinazionali o gestioni senza scrupoli delle risorse locali. In occasione della Giornata mondiale “Altromercato” scende in piazza con “Io.Equo”, campagna che “guarda oltre la crisi, investendo su un’economia reale fondata sul rispetto dei diritti e su una maggior equità nelle relazioni commerciali”. Molte le iniziative per tutto il mese di maggio su tutto il territorio nazionale e molti i volti noti che supportano il progetto: da Don Luigi Ciotti, Patrizio Roversi, Syusy Bladyi o Neri Marcorè da sempre impegnati in azioni di sensibilizzazione.

E a Monza arriva, oggi, venerdì 10 maggio, alle 21, al centro civico di via Lecco, una tavola rotonda sul libro “Lo speculatore inconsapevole”, testo a cura di Altreconomia, che invita tutti ad una finanza che di riguarda da vicino. “Cibo, lavoro, risparmi, enti pubblici, persino il paesaggio. Cinque ottime ragioni per partecipare alla costruzione di una economia sostenbile”. All’incontro, promosso dalle cooperative di commercio equo e solidale “Il Villaggio globale” e “Nazca” saranno approfonditi i tempi proposti dal libro in chiave locale. Interverranno Pietro Raitano di Altreconomia, Egidio Riva, Università Cattolica, Simone Pulici di Cgil Monza, Fabio Silva di Banca etica e Giuseppe Vergani di DesBri.