Caso parentopoli a VimercateC’è Idra nell’occhio del ciclone

Esposto a Roma per incompatibilità di carica e corridoi preferenziali ottenuti grazie a legami di parentela.Nel mirino i membri del collegio sindacale di Idra patrimonio, società per la gestione di servizi idrici interamente pubblica, partecipata da Comuni tra cui Vimercate.
Caso parentopoli a VimercateC’è Idra nell’occhio del ciclone

Vimercate – Incompatibilità di carica e corridoi preferenziali ottenuti grazie a legami di parentela. Anche a Vimercate. È questo il contesto segnalato in un esposto inoltrato lo scorso giugno a Roma, a Mario Turturici, presidente della commissione centrale per i revisori contabili, organo consultivo e di vigilanza del Ministero di Giustizia, ed emerso solamente ora. Sotto la lente d’ingrandimento è finita Idra patrimonio, la società per la gestione di servizi idrici interamente pubblica, partecipata da Comuni, tra i quali Vimercate, oltre che dalle Province di Monza e Milano.
Del collegio sindacale di Idra, deputato alla vigilanza sui conti, fanno parte anche Silvia Ottone, commercialista, fino a metà settembre anche presidente del collegio dei revisori di palazzo Trotti, e Paolo Moretti, anche sindaco di Basiano. Comuni entrambi soci di Idra. Da qui, norme e giurisprudenza alla mano, nell’esposto si profila la possibile incompatibilità di questi incarichi, ”Un conflitto di interesse”, che tradotto in estrema sintesi metterebbe, o avrebbe messo, questi professionisti nell’inconciliabile posizione di essere controllori e controllati al tempo stesso.

Quale lo scenario che potrebbe profilarsi? Come minimo l’immediata decadenza dall’incarico. La sentenza citata nell’esposto e riferita a un pronunciamento del Tar del Molise del giugno 2011, vertente sul caso di un amministratore di una società pubblica eletto poi revisore del Comune di Campobasso e che ha annullato la relativa delibera di consiglio, specifica che la sovrapposizione di competenze costituisce «causa di incompatibilità assoluta alla carica di revisore comunale, non rimovibile con la semplice opzione, poiché rende sovrapponibili e non separabili, in un unico soggetto, le posizioni di controllore e di controllato, con palese violazione del principio di imparzialità amministrativa». E, ancora: «Si deve ormai ritenere che rientrino nelle funzioni del collegio dei revisori dei conti del Comune anche i compiti di collaborazione nell’esercizio del cosiddetto ‘controllo analogo’ verso le società comunali che gestiscono servizi pubblici locali». Come Idra appunto.

Non ultimo, ma qui ci si sposta verso quel sistema ‘all’italiana’ di raccomandazioni e favori non misurabile in punta di diritto a meno di particolari e circostanziati illeciti, nell’esposto al nome di Ottone vengono associate due cordate di parentela influenti: il padre è stato sindaco di Vedano, e il marito, Enrico Boerci, ”consigliere di amministrazione della società del Comune di Monza Alsi servizi idrici e futuro consigliere di BrianzAcque”.

«Non sono a conoscenza di nulla – commenta Silvia Ottone – Preciso solo che per quanto riguarda l’incompatibilità tra la carica di revisore di un ente locale e quella di sindaco in una società partecipata ci sono pronunce che si esprimono in ordine alla compatibilità delle cariche».
Anna Prada