Carate, l’aereo precipitatoEsce dal coma l’allievo pilota

Carate, l’aereo precipitatoEsce dal coma l’allievo pilota

Carate – Dal punto di vista sanitario, l’incidente aereo di Carate è chiuso. Silvan Bacquet, 28 anni, l’allievo che il 28 dicembre scorso si trovava sul Diamond precipitato, si appresta a lasciare l’ospedale Niguarda di Milano, dove si trova ricoverato dal giorno dell’atterraggio di fortuna sul terreno agricolo a lato della Valassina a Carate. Finalmente si è svegliato dal profondo coma che rischiava di strapparlo alla vita, dando segnali di ripresa, come detta l’ultimo bollettino medico emesso dall’ospedale milanese che lo annuncia prossimo al trasferimento all’Ospedale Regionale di Lugano, dove si trova già da una settimana il pilota Michel Berclaz. Nelle operazioni di trasferimento è coinvolto anche il viceconsole svizzero a Milano, contattato dal nosocomio per snellire le fasi di spostamento. C’è invece attesa sull’esito delle indagini, che dovranno spiegare perché il DA 40 della Diamond diretto all’aeroporto di Orio al Serio a Bergamo sia precipitato al confine tra Carate e Seregno. Un nuovo tassello verso la verità si è aggiunto a inizio settimana, quando i resti del velivolo sono stati trasferiti dal campo volo di Bresso ad Hannover , dove saranno analizzati con particolari tecnologie. Titolare delle indagini rimane la Polizia stradale di Seregno, che lunedì 28 dicembre dello scorso anno fu la prima a intervenire sul luogo dello schianto. Erano le 17.25 quando dal velivolo partì l’Sos che venne ricevuto dall’aeroporto di Linate. Il pilota, Michel Berclaz, tentò di tenerlo in quota, ma, probabilmente per un’avaria al motore, fu costretto a un disperato tentativo di atterraggio sfiorando le auto della rotatoria sopraelevata della Milano-Lecco. Subito si attivò la macchina dei soccorsi: dopo la Stradale allertata da alcuni automobilisti in transito, arrivarono le ambulanze del 118, i pompieri di Monza, Carate e Seregno, i carabinieri, i volontari della protezione civile di Seregno, gli agenti della polizia locale di Carate e Seregno. Entrambi gli occupanti del velivolo erano vivi, ma gravemente feriti. Il ventottenne Silvan Bacquet era già in coma, l’istruttore invece era cosciente, ma il suo volto era una maschera di sangue.
Cristina Marzorati