Carate Brianza – Da sei mesi in attesa del trattamento di fine rapporto, il tfr. E’ l’odissea di ventotto ex lavoratori di Euroaccademia. Nel gruppo aziendale che in via Della Valle ha la sua sede operativa, c’è chi aveva lavorato per otto mesi, chi per un anno, chi addirittura per un decennio. Fino allo scorso novembre, quando gli ex lavoratori hanno rassegnato le dimissioni. Molti di loro oggi lavorano in una società della stesso settore, quello della formazione, nella vicina Seregno. Stanchi di attendere oltre di ricevere quanto spetta loro di diritto, i ventotto lavoratori, tredici dipendenti e quindici collaboratori assunti con contratti a progetto tramite cooperative, hanno deciso di adire a vie legali.
«Abbiamo mutui da pagare e famiglie da mantenere. Tfr e ultimi cedolini ci spettano e vogliamo capire perché non ci vengono pagati, da un’azienda solida che ha sempre lavorato bene e che abbiamo contribuito a far crescere», spiegano i lavoratori. Lo scorso 8 giugno, inoltre, hanno inviato una segnalazione collettiva all’ufficio accreditamento della Regione Lombardia per «evitare che perduri nel tempo o si ripeta l’uso scorretto di fondi pubblici che, come cittadini, paghiamo tutti». Euroaccademia, infatti, raggruppa sotto le stesse figure dirigenziali e legali, Eurocom srl, Euroservice scs onlus, Sirio System scs onlus e Alta Formazione Academy tutte realtà accreditate in Regione ad esclusione dell’ultima, operante comunque nelle stesse sedi e per molti degli stessi progetti.
Scrivono i ventotto nella lettera: «Dal mese di gennaio ad oggi siamo in attesa dei pagamenti a noi regolarmente dovuti, relativi a ultimi cedolini , Tfr e collaborazioni a progetto da parte di tre enti accreditati in Regione. Visto che i tre enti lavorano da anni e stanno proseguendo nella loro attività di erogazione di servizi alla formazione e servizi al lavoro, ci sembra giusto segnalare che l’utilizzo dei fondi pubblici prevalentemente provenienti dalla Regione non sono stati devoluti ai pagamenti di stipendi, liquidazioni, docenze e collaborazioni di molte delle persone che hanno portato avanti, per periodi di tempo differenti, il lavoro volto all’efficace svolgimento delle attività finanziate».
Gli ex lavoratori di Euroaccademia sottolineano come i tre enti stiano continuando a lavorare con fondi pubblici, pur con onerose cifre economiche da devolvere al personale che ha regolarmente svolto l’attività e la progettazione degli interventi che portano il loro nome. Contattata la sede operativa di Euroaccademia, in via Della Valle a Carate, nella giornata di giovedì, per una replica, non è stato possibile parlare con il titolare. «E’ fuori sede, in questi giorni», spiega la centralinista al telefono.
Alessandra Botto Rossa