Bovisio, va dal padre a TrapaniLitiga e lo uccide per gelosia

Bovisio – Era andato a trovare il padre a Trapani. Doveva essere una piccola vacanza, un ritorno a casa, dato che da qualche anno si era trasferito in Brianza. Ma il viaggio è sfociato in una terribile tragedia. Carmelo Caruso, 31 anni, accecato dalla gelosia, preso dall’impeto, ha ucciso il padre, massacrandolo a colpi di forbici e coltello. Poi ha chiamato il 113 e ha confessato l’omicidio. L’uomo, con diversi precedenti penali alle spalle, è finito così in carcere. Caruso, che soffre di problemi psichici, da qualche anno vive a Bovisio, in via Nenni. Nei giorni scorsi era tornato a Trapani per una visita ai famigliari. Ma non si era sentito bene ed è stato così ricoverato in ospedale per tre giorni. Mentre era lontano da casa, la fidanzata gli avrebbe raccontato di essere stata molestata dal padre di lui, Mario, 60 anni. L’uomo, in preda all’ira, è così rientrato nell’abitazione di famiglia. E non ci ha più visto. Armato di forbici e coltello, tra le mura di casa, al culmine di una lite, ha aggredito il padre, colpendolo più volte con le armi da taglio. Per il sessantenne, colto di sorpresa, non c’è stato nulla da fare. E’ praticamente morto sul colpo. Subito dopo l’omicidio, Caruso ha preso in mano il telefono e ha chiamato il 113. «Ho ucciso mio padre. Venite a prendermi» ha detto ai poliziotti, senza più muoversi da casa. Agli investigatori, arrivati a prenderlo, ha poi confessato l’omicidio, senza opporre resistenza, e avrebbe spiegato di aver agito per gelosia. “Aveva fatto delle avances alla mia fidanzata”. L’omicidio è avvenuto davanti alla compagna non vedente della vittima, rimasta sotto choc. Il sessantenne, all’arrivo dei soccorsi, era ormai in una pozza di sangue. Le armi del delitto, ancora in casa, sono state sequestrate.

P.F.