Avis Desio: morte improvvisadel presidente Cassamagnaghi

Avis Desio: morte improvvisadel presidente Cassamagnaghi

Desio – Tanta gente, oggi pomeriggio, ha partecipato al rito funebre in Basilica per Franco Cassamagnaghi, 60 anni, presidente della sezione cittadina dell’Avis, morto improvvisamente venerdì mattina all’ospedale di Bergamo, dove era ricoverato da un paio di settimane per un intervento all’anca.

Gli stendardi delle sezioni Avis di tutta la provincia, quelli dei gruppi Aido, Cri, Alpini, enti ed associazioni amiche, oltre al labaro del Comune, hanno fatto da corona al celebrabrante, monsignor Elio Burlon. “La vita di un uomo vale per quanto ha saputo donare”, ha detto tra l’altro il sacerdote durante l’omelia. Ed ha sottolineato gli impegni sociali di Franco Cassamagnaghi.

Due i ricordi tracciati da chi lo ha conosciuto per bene. Il primo è di Enrico Fumagalli, per anni sacrestano della Basilica. Anche Franco fu sacrestano nella chiesa madre cittadina. “Hai aperto le porte di questa chiesa a tanta gente, hai suonato le campane innumerevole volte. Hai offerto la tua amicia e la tua capacità di dialogare, la tua semplicità e bontà, la tua umile e disponibile attenzione. Ora ci inviti a tenerci pronti, sulle tracce del Vangelo”.

Il secondo saluto è di Angelo Brenna, presidente dell’Avis cittadina prima di Franco Cassamagnaghi: “Dicevi sempre che avremmo dovuto lasciare un segno tangibile, noi dell’Avis. Hai pensato, voluto e fatto realizzare il momumento che sta fuori la nostra sede. Ci ricorderà sempre un amico che ha condiviso un tratto di vita insieme a noi”.

L’intervento di inserzione della protesi era perfettamente riuscito. Cassamagnaghi stava affrontando il periodo della riabilitazione fisioterapica. Si è improvvisamente sentito male venerdì mattina, mentre si muoveva già in piedi per i corridoi del nosocomio. Si è sdraiato sul letto e non si è più ripreso: una embolia violenta, fortissima, ha spento il suo cuore.

La notizia ha subito fatto il giro della città, dove Franco Cassamagnaghi, 60 anni, era conosciuto ed apprezzato. Innanzitutto per il suo ruolo di presidente dell’Avis ricoperto negli ultimi 5 anni, dopo la lunga carriera di volontario e di membro del direttivo. Per rimanere nel campo del volontariato, ricordiamo anche il contributo di Cassamagnaghi alle attività del Circolo culturale Pro Desio, di cui è stato consigliere.

La sua professione, svolta con passione e competenza, lo ha portato ad avvicinare un numero considerevole di persone: prima commesso del negozio d’abbigliamento Manzotti e Aliprandi di via Garibaldi, ha poi potuto aprire un’attività tutta sua nello stesso settore, col punto vendita di via Grandi, l’Arco.

Nei momenti di relax, seduto sul basso davanzale di pietra sotto la vetrina del negozio, intratteneva chiunque passasse di lì, con un saluto, un sorriso, una battuta. Cassamagnaghi aveva momentaneamente lasciato l’incarico di presidente dell’Avis al suo vice, Antonio Ciancio, proprio prima del ricovero in ospedale.

Giovedì sera, in viva voce telefonica, aveva parlato dalla sua camera col direttivo, riunito in consiglio in sede. Lo avevano applaudito, avevano scherzato, gli avevano fatto gli auguri, lo attendevano presto. Poi, il mattino seguente, la morte.
Egidio Farina