Un murales coloratissimo, dove il colore è vita, è gioia, è speranza, grazie all’aiuto del writer italiano Bros. Per dare luce anche dove quei colori sembrano sbiaditi dalla malattia. Quel murales ha preso corpo sulla terrazza dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano grazie alla collaborazione tra i ragazzi della Pediatria dell’ospedale, armati di pennelli, buona volontà e allegria e l’artista Daniele Nicolosi, in arte Bros. Il progetto, sostenuto dalla Fondazione brianzola Magica Cleme con l’Associazione Bianca Garavaglia, nell’ambito del Progetto Giovani dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, nasce per porre l’attenzione al problema delle cure oncologiche per gli adolescenti, che hanno spesso difficoltà di accesso ai centri di eccellenza e ai protocolli clinici e quindi hanno più difficoltà a guarire rispetto ai bambini e agli adulti.
Magica Cleme, che da anni collabora con l’ospedale San Gerardo di Monza e con l’Istituto nazionale tumori di Milano con la proposta di momenti di intrattenimento anche fuori delle mura ospedaliere, porta allegria ai bambini e ai ragazzi malati e alle loro famiglie, organizzando gite, feste, weekend, ma anche realizzando libri, film ed altre iniziative. E questa, per la Fondazione, è stata l’ennesima occasione per costruire “ponti”, inventando sorrisi.
Il lavoro con Bros, infatti, si ricollega ai progetti firmati B.Live, che negli ultimi due anni hanno dato ai ragazzi la possibilità di lavorare con professionisti e artisti nella realizzazione di opere e prodotti, da una collezione di moda alla canzone “Nuvole d’ossigeno”, mirati a far parlare del problema delle cure oncologiche per gli adolescenti.
Il dottor Andrea Ferrari, responsabile del Progetto Giovani dell’Istituto nazionale dei Tumori di Milano, punta all’arte come strumento per mostrare la forza di questi ragazzi. “Dietro la musica, la moda, e ora i graffiti, troviamo le loro paure, le loro speranze, il loro coraggio, ma anche la loro normalità di adolescenti che vogliono vivere la vita come i loro coetanei”.
Anche per Bill Niada, fondatore insieme alla moglie Emilia, della Fondazione Magica Cleme, “la storia di B.live deve vivere e continuare sotto varie forme d’arte e design per dare forza e orgoglio ai ragazzi in cura che così vedono realizzarsi sogni di vita emozionanti e concreti”. Niada, è il papà di Clementina, bimba speciale che si credeva magica e che ha vissuto fino all’ultimo una vita straordinaria per la gioia e l’amore che ha saputo dare ed ottenere nonostante la malattia che l’aveva colpita. Quando arrivò per Clementina il momento di abbandonare il suo corpo malato, chiese espressamente ai suoi genitori di continuare a fare per i bambini malati ciò che avevano fatto per lei. Per questo papà Bill e mamma Emilia hanno accolto come una missione il desiderio di Cleme e, attraverso la fondazione a lei dedicata, hanno iniziato a creare magiche esperienze. Come questa.