Dieci sono i comuni della Brianza che, domenica 3 e lunedì 4 ottobre , celebreranno il rito più importante per una democrazia partecipativa: quello del voto, che servirà, in questo caso, a scegliere i nuovi sindaci e a rinnovare la composizione dei consigli comunali. Un voto significativo anche per il capoluogo, Monza, perché, svolgendosi contemporaneamente alle elezioni amministrative nella grande Milano e pochi, pochissimi mesi prima di quelle che si terranno nella città di Teodolinda, sarà anticipatore di tendenze che influenzeranno l’approccio alle urne della politica monzese ma che, al momento e al netto dello scenario disegnato dai sondaggi, sono di difficile previsione.
Il combinato disposto degli effetti del Covid e del Governo Draghi sugli indici di consenso dei vari partiti, infatti, sarà riscontrabile per la prima volta proprio con queste consultazioni. Anche perché, tra i centri interessati, ci sono realtà importanti come Desio o Vimercate, dove peraltro non mancano laboratori politici innovativi. Al banco di prova, dopo due anni di parziale sospensione delle libertà fondamentali, è atteso anche il desiderio di partecipazione dei cittadini. La speranza, in questo senso, è che il drammatico biennio appena trascorso non abbia inficiato la fiducia nei meccanismi democratici. Anche questi, dopotutto, attendono una vera ripartenza.