È giusto che i giocatori della nazionale italiana si inginocchino in segno di protesta contro la discriminazione razziale prima di ogni partita degli Europei di calcio? Il tema è al centro di un dibattito ultimamente così sentito da essere superato solo da quello relativo all’adesione o meno da parte di questo o quel personaggio al testo del Ddl Zan. Con coloriti echi, per quest’ultimo, anche in Brianza: si va dalle svastiche disegnate su graffiti arcobaleno alle proteste per una bandiera del movimento Lgbt appesa dal balcone di un municipio.
Mentre la politica sembra voler insistere a interrogarsi su queste pur serie (che lo siano nessuno d’altronde potrebbe negarlo) problematiche, tocca, però, segnalare alcuni dati emersi negli ultimi giorni ma passati inspiegabilmente in sordina. Eccoli: secondo Capgemini, nel primo anno del Covid (il 2020) in Italia gli individui con ricchezza spendibile superiore al milione di dollari, sono aumentati del 9.2% rispetto al 2019. Nello stesso lasso temporale, tuttavia, nel belpaese la povertà assoluta, secondo l’Istat, è aumentata fino a raggiungere il livello più elevato da 15 anni. Sempre nel 2020 sono crollati i matrimoni (-47,5% sul 2019) e le nascite hanno toccato un nuovo minimo storico dall’Unità nazionale. Va bene dai, ora bando alle ciance. Dove eravamo rimasti? Ah sì, è giusto inginocchiarsi?