A Cambiago scatta l’allarme scippi

Cambiago – Scippi di fine anno. Nella settimana tra natale e capodanno almeno tre episodi accertati. Nel 2010 già un borseggio, ma la polizia locale non ne esclude altri. «Potrebbero essere due o più bande che stanno agendo nella zona – ha dichiarato il comandante della polizia locale, Donato Lucrezio – al nostro posto di comando sono arrivate diverse segnalazioni. I raid dei malviventi si sono consumati con modalità diverse».

L’intuizione investigativa del graduato cambiaghese si basa su fatti riscontrati in questi giorni. nell’ultima settimana del 2009 due borseggiatori si aggiravano nel centro cittadino in sella ad uno scooter. Come nel più classico dei film: i due delinquenti si sono avvicinati all’anziana prescelta e, strattonandola, l’hanno costretta a lasciare la borsa. Ovviamente con il bottino in mano si sono allontanate in gran fretta facendo perdere le proprie tracce. Questa modalità d’azione si è ripetuta altre due volte in punti diversi del paese. In nessuna delle tre occasioni però passanti o vittime sono riusciti a segnare il numero di targa del veicolo. Tuttavia le tre malcapitate si sono rivolte alla stazione dei carabinieri di Gorgonzola per sporgere denuncia contro gli ignoti aggressori. Anche la polizia locale è stata informata dei fatti e ha attivato controlli più serrati su tutto il territorio.

Metodologia diversa e presumibilmente bande diverse. È quello che è successo nei primi giorni di questo nuovo anno. Tre uomini a bordo di una utilitaria hanno messo a segno il quarto scippo nel giro di una decina di giorni. In questo caso la vittima del borseggio è stata avvicinata nella zona ovest del paese, nei pressi dell’ex-sede municipale. I due delinquenti scesi per strada avevano compiti precisi: uno ha fatto il palo, mentre l’altro ha agito con velocità fulminea. Un colpo alla borsetta della donna e subito via sulla utilitaria che li attendeva poco distanti. Tutto è accaduto in pochi secondi lasciando letteralmente di sasso la vittima, mentre l’esecutore materiale, il palo e l’autista si sono dileguati nelle lande brianzole con in mano la preda.

«Dalle notizie che abbiamo in mano – ha detto il comandante Lucrezio – sembrerebbe che le bande di malviventi siano due o più, perché chi di solito agisce con il motorino, non agisce con un’automobile». Le vittime hanno sempre denunciato i loro aggressori? «Sì in entrambi i casi i carabinieri sono stati messi a conoscenza della notizia di reato». È possibile che il paese sia stato preso di mira perché viene considerato “tranquillo”, anche dal punto di vista dei controlli? «Penso che queste bande abbiamo colpito anche qualche volta di più rispetto alle circostanze che conosciamo».
Lorenzo Merignati