Si dice che la Banca del Giappone stia vendendo attivamente USD/JPY, ma non ci sono ancora conferme ufficiali; di conseguenza, lo yen giapponese ha visto una forte diminuzione del prezzo all’inizio della settimana.
Venerdì scorso, USD/JPY ha raggiunto un nuovo massimo di 32 anni a 151,95 prima di scendere. Il movimento irregolare dei prezzi dell’USD/JPY ha messo in ombra i dati PMI giapponesi di oggi.
Il PMI manifatturiero di ottobre della Jibun Bank si è attestato a 50,7, leggermente al di sotto del dato di 50,8 del mese precedente. Il PMI dei servizi è passato dal 52,2 di settembre al 53,0 di ottobre.
La differenza di politica monetaria tra la Federal Reserve e la BoJ fa da sfondo a questo movimento dei prezzi. Questo tipo di intervento ha minori possibilità di successo a lungo termine quando i fondamentali sottostanti sono deboli.
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La BoJ punta a una fascia di +/- 0,25% intorno allo zero per i titoli di Stato giapponesi (JGB) per dieci anni, mantenendo un controllo della curva dei rendimenti (YCC) con un tasso di policy pari a -0,10%.
Al contrario, la Fed sta lavorando per limitare l’inflazione che è ai massimi da 40 anni. Il problema è stato reso ancora più grave da una politica lassista mantenuta più a lungo del necessario, oltre che da shock dal lato dell’offerta.
Secondo la previsione dei rappresentanti della Federal Reserve, i tassi aumenteranno nel prossimo futuro.
La Banca del Giappone si riunirà questa settimana e non si prevede alcuna modifica dell’orientamento di politica monetaria. Questa deviazione nella direzione dei tassi d’interesse fa apparire l’influenza dell’interferenza nel breve termine.
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