L’editoriale del direttore: voto amministrativo, se il candidato giusto tira la coalizione più dei partiti

Esemplari i casi di Seregno e Carate Brianza, ma anche di Brugherio.
Il direttore de “il Cittadino”, Cristiano Puglisi

I risultati del primo turno delle elezioni amministrative, in Brianza, si prestano a una doppia chiave di lettura. La prima è quella che riguarda le affluenze: la flessione, rispetto alla tornata omologa di cinque anni fa, c’è stata, ma non così drammatica come molti, dopo i segnali arrivati anche dalle consultazioni politiche e dalle regionali, si attendevano. Un ruolo lo hanno sicuramente avuto sia il fatto che fosse possibile votare anche di lunedì e anche la data, caduta non più nell’afoso mese di giugno, ma nel più “tradizionale” periodo primaverile.

Poi ci sono i risultati che, da un lato, confermano come, nonostante gli ormai sette mesi di governo, la luna di miele tra l’elettorato e il centrodestra non sia ancora terminata e, dall’altro, dimostrano una volta di più quanto importante, in un momento di crisi di fiducia generale verso politica e partiti, sia divenuta la scelta di un candidato in grado di trainare la propria coalizione: esemplari i casi di Seregno e Carate Brianza, con i giovani Alberto Rossi e Luca Veggian riconfermati con percentuali bulgare, ma anche di Brugherio, dove un altro “trentenne”, Roberto Assi, ha sbaragliato la concorrenza dopo una lunga gavetta. A loro, come a tutti gli altri neo-primi cittadini, va un doveroso in bocca al lupo: fare bene il sindaco, in un mondo a complessità crescente, non è e non sarà una passeggiata.