Buongiorno, in famiglia abbiamo deciso di prendere un cucciolo ma siamo indecisi sul dove prenderlo tra vari allevamenti che abbiamo sentito. Alcuni ci hanno offerto un cucciolo a un prezzo molto ridotto, ma senza pedigree; noi non siamo interessati a fare gare di bellezza, è comunque necessario averlo? Marina
Buongiorno, quando si decide di acquistare un cucciolo, dopo avere attentamente scelto la razza più adatta al vostro contesto familiare/abitativo/stile di vita, è molto importante scegliere un allevatore che lavori orientando la sua selezione in base a criteri di salute, benessere animale e aspetti caratteriali, ancora prima dell’aspetto estetico. Lo standard di razza infatti deve rispondere non solo a canoni fisici, ma anche a quelli di indole. Purtroppo, spesso l’aspetto estetico prevale sul resto, con la conseguenza che i cani hanno problemi di salute o comportamentali di origine genetica.
Il pedigree è già un buon punto di partenza (seppur non l’unico) per sapere che tipo di genealogia hanno i genitori. In molte razze, fortemente predisposte ad alcune patologie a base genetica, infatti, gli antenati vengono “testati” e non messi in riproduzione se portatori (sani o non). Inoltre, la consanguineità è un altro aspetto importante, perciò è sconsigliabile incrociare parenti stretti. Di base è importante sapere che un cane senza pedigree è considerato meticcio, proprio perché questo è il documento che certifica che il cane è figlio di due genitori altrettanto certificati e così via.
Il costo del pedigree è per l’allevatore di qualche decina di euro, non di centinaia, quindi, quando il prezzo del cucciolo lievita esponenzialmente a causa della richiesta del pedigree, bisogna farsi venire il dubbio che ci sia qualcosa sotto, altrimenti non si spiega perché dovrebbe esserci questa differenza.
Spesso la verità è che i genitori stessi ne sono sprovvisti, quindi risulta impossibile farlo avere ai cuccioli. A maggior ragione risulta facile capire che i test genetici (obbligatori o raccomandati) e tutte le verifiche e studi che dovrebbero essere fatti per scegliere chi fare riprodurre probabilmente non sono stati fatti.
Se si sceglie di acquistare un cane di razza è perché si desidera un cane con determinate caratteristiche, ma se la selezione non è fatta correttamente è molto probabile che le nostre aspettative non saranno soddisfatte. Inoltre, spesso quando si risparmia sui test genetici e gli studi per fare selezioni accurate, purtroppo si recupera (ampiamente) in spese veterinarie e in professionisti vari per recuperare, oltre alla difficoltà di avere a casa un cane problematico.
Il mio consiglio, quindi, è di assicurarsi che l’allevatore sia molto professionale e faccia tutto ciò che è in suo potere per scongiurare malattie o problematiche comportamentali, iniziando dalla scelta dei riproduttori. Il loro lavoro è molto complesso e non può essere improvvisato, perché naturalmente non si ferma assolutamente alla scelta dei riproduttori, ma implica tantissimo lavoro anche durante le gravidanze e nella crescita del cucciolo, nonché nella scelta delle persone a cui affidare i cuccioli.
Il pedigree quindi non è un semplice foglio per partecipare alle esposizioni, ma un certificato di qualità relativa al cucciolo (dal punto di vista della salute e della selezione di razza, in cui la “bellezza” ha in realtà un valore molto relativo).
Se non ci si sente abbastanza competenti per scegliere l’allevatore, è possibile richiedere a professionisti super partes di aiutarvi nella scelta che, ricordiamolo, influenzerà le vostre vite per i prossimi, si spera molti, anni!
Anna Randazzese *
* Laureata in psicologia e Istruttrice Cinofila, lavora sul territorio di Monza e Brianza con attività individuali e collettive, proponendo percorsi di educazione e riabilitazione comportamentale a tutti i tipi di cani, dai cuccioli appena arrivati a casa a cani adulti con problematiche comportamentali anche complesse. Potete visitare il sito web www.aseizampe.com o visitare la pagina facebook Aseizampe