Shiba Inu, il burning aumenta del 1.100% in una settimana

Sta avendo un successo crescente il meccanismo di burning introdotto dagli sviluppatori di SHIB. Quali possono essere le conseguenze nel lungo periodo.

Shiba Inu, una delle meme coin più popolari, ha registrato un incremento notevole del suo processo di token burning che nell’ultima settimana è aumentato del 1.100%.

Il cosiddetto “burning” dei token indica la rimozione permanente di un certo numero di token dalla blockchain, con conseguente riduzione dell’offerta totale della criptovaluta. Si tratta di un meccanismo usato spesso per produrre scarsità dell’asset e, nelle intenzioni degli sviluppatori, anche un conseguente aumento del valore.

Nel caso di Shiba Inu, abbiamo assistito a un incremento significativo di coin bruciate nelle ultime settimane. Inoltre gli sviluppatori hanno recentemente lanciato una nuova funzionalità del progetto chiamata “ShibaSwap” per scambiare SHIB con altre criptovalute, introducendo il meccanismo di burning per distruggere automaticamente una certa percentuale di coin nelle transazioni.

L’aumento considerevole della percentuale di burning di SHIB indica che un numero crescente di utenti sta cominciando a usare ShibaSwap. La stratosferica offerta totale di SHIB pari a 589.608.134.113.697 token, spesso indicata come uno dei punti di debolezza della criptovaluta, potrebbe essere quindi a una svolta. Se il meccanismo di burning continua a dare i suoi frutti come sta facendo ultimamente, nel lungo periodo il valore di SHIB potrebbe aumentare in modo significativo.

Naturalmente, il solo meccanismo di burning non determina il valore di una criptovaluta, poiché le varianti che intervengono sono molteplici. Resta il fatto che dall’inizio dell’anno la meme coin ha fatto registrare un aumento del 40% passando, come si vede nel grafico in alto, da 0,0000085$ a 0,000011$.

Alternative a Shiba Inu

Il mondo delle meme coin è in fermento quest’anno, non solo per le performance che sta facendo registrare SHIB. Questo mese ha debuttato un nuovo progetto, Love Hate Inu, che in tre settimane ha raccolto due milioni di dollari in prevendita.

Love Hate Inu

Love Hate Inu (LHINU) opera nel settore dei sondaggi online e, anzi, inventa una nuova nicchia che è stata definita vote to earn. Sulla piattaforma di Love Hate Inu gli utenti potranno votare ed esprimere un parere positivo o negativo su un personaggio pubblico oppure su un argomento di attualità.

Il mercato dei sondaggi online oggi vale 3,2 miliardi di dollari e le stime parlano di una crescita a doppia cifra almeno fino al 2027. Tra i soggetti più interessati figurano le aziende che sono sempre in cerca di nuovi sistemi per sondare le opinioni del pubblico e nella roadmap di Love Hate Inu sono infatti previste partnership con queste aziende.

Gli utenti che votano sulla piattaforma verranno premiati ricevendo in cambio token LHINU, sconti su NFT, asset del metaverso. Introducendo la blockchain in questo settore si garantisce la certezza del risultato che non può essere manipolato, e l’anonimato dei votanti. Come ulteriore sistema di garanzia è stato previsto che solo chi detiene e fa staking di LHINU possa partecipare alla votazione, così da evitare spammers e bot. 

Colpisce la tokenomics di LHINU che vede un’offerta totale pari a 100 miliardi di coin. Di queste, ben il 90% verrà distribuito in fase di prevendita e solo il 10% rimarrà agli sviluppatori, il che dovrebbe rassicurare l’investitore sull’assenza di brogli e rug pull. In questo momento il token vale 0,000095$ e nell’ultima fase della prevendita che si concluderà a maggio arriverà a valere 0,000145$.

I.P.

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