Shiba Inu ha registrato un nuovo record di burning dei token SHIB. La meme coin, come molte altre criptovalute, brucia i suoi token per ridurre l’offerta circolante e rendere le coin rimanenti più preziose.

Il processo di burning di Shiba Inu avanza inarrestabile per ridurre l’offerta eccessiva della crypto. In un giorno è stata bruciata l’incredibile cifra di 2,25 miliardi di SHIB, con un incremento del burning del 31.000%. Il burn è stato eseguito con successo dopo che più di sei diverse transazioni sono state elaborate sulla rete.

CultPunks, una raccolta NFT lanciata di recente, insieme a un altro wallet sconosciuto hanno reso possibile l’intero processo.

A lungo termine, Shiba Inu beneficerà di questi continui burn. Il prezzo dell’asset potrebbe aumentare in modo significativo se il sentiment degli investitori rimane positivo. 

L’ecosistema delle meme coin potrebbe non essere grande quanto quello delle migliori altcoin, ma non lo rende meno competitivo. Al momento, le meme coin sono tra i token più gettonati sul mercato. Prima Dogecoin (DOGE), poi Shiba Inu, adesso PEPE, che recentemente è salito di oltre il 300 percento in una settimana e non accenna a fermarsi, specie dopo il clamoroso annuncio del listing su Binance.

Alternativa a SHIB

Uno dei fenomeni più interessanti a cui stiamo assistendo nel mondo crypto è l’integrazione dell’intelligenza artificiale nelle criptovalute. Uno degli esempi più clamorosi è AiDoge, non solo una meme coin, ma un generatore di meme coin che usa l’IA generativa come ChatGPT.

Bastano pochi input da parte dell’operatore e in poco tempo può venire fuori un meme virale, grazie all’analisi di un database vastissimo che l’intelligenza artificiale riesce a gestire. Il token nativo del progetto, Ai, in questo momento è in prevendita a un valore che aumenterà gradualmente fino al listing sugli exchange.

Il progetto ha raccolto 1.600.000 dollari in tempi record, segno dell’interesse degli investitori.

I.P.