Brianzolo doc, cresciuto a Seregno, un passato nelle giovanili del Base di Seveso (oggi categoria Promozione), i primi passi tra i grandi con l’Inter e poi la Nazionale Under 21, la gavetta che l’ha portato al Vitesse, al Brescia e al Cesena, l’esperienza internazionale al Werder Brema, i record storici con il Benevento e la promozione in Serie A con il Monza. È la parabola calcistica di Luca Caldirola, difensore biancorosso che nell’ultimo turno di Serie A è stato protagonista dello spettacolare pareggio tra il Monza e l’Inter.
Serie A: chi è Luca Caldirola, ha cancellato Lukaku
Il centrale difensivo, maggiormente coinvolto dal nuovo allenatore, è entrato in campo nella ripresa, sostituendo Marlon, che non aveva demeritato. Ma come ha spiegato anche Palladino dopo il match: «Ci serviva un’uscita palla più rapida, maggiore aggressività e allora ho pensato di mettere un mancino sul centro sinistra».
Sin dai primi minuti l’ex difensore sannita ha dimostrato di essere particolarmente in palla; evidentemente il confronto con la sua ex società, per lui che ha trascorso buona parte del percorso giovanile ad Appiano Gentile vestito di nerazzurro, lo stimolava parecchio. Sin dai primi minuti si è preso cura degli avversari, ma il meglio l’ha dato con l’ingresso in campo di Lukaku: Caldirola ha puntato il centravanti belga e l’ha letteralmente cancellato dal match. L’ex Chelsea ha messo molto del suo per fare brutta figura, eppure parte del merito va all’aggressività del difensore brianzolo. Entrata dopo entrata, anticipo dopo anticipo, ha impedito che il numero 90 nerazzurro potesse diventare un fattore. Non bastasse, come spesso gli capita, ha deciso anche di rendersi pericoloso in attacco.
Serie A: chi è Luca Caldirola, il gol sotto la “sua” curva Pieri
Al 93’, sul punteggio di 1-2 per gli ospiti, sugli sviluppi di un calcio piazzato è salito sotto la curva della tifoseria locale, la sua curva, la Davide Pieri che frequentava con papà Enrico sin da bambino da semplice tifoso con il sogno di vestire un giorno la maglia biancorossa. Ancora oggi se glielo chiedete snocciola le formazioni del Monza fine anni Novanta inizio Duemila, roba da fare a gara con Galliani.
E proprio lì, sotto la curva, alla fine è arrivata la palla di Ciurria e lui ha saltato energico contro Dumfries che goffamente ha spedito la sfera alle spalle del proprio portiere, siglando l’autorete del pareggio. La sua gioia esplode davanti al pubblico più caldo, una festa inesauribile sugli spalti. Che sarebbe diventata apoteosi se un paio di minuti dopo, in situazione analoga, fosse riuscito a spingere in rete anche il pallone della vittoria, ma questa volta Onana gli ha strozzato in gola l’urlo del successo. Poco male, sarà per il ritorno.