Prezzi bassi delle materie prime e mercato obbligazionario volatile

La scorsa settimana il nostro Indice dei prezzi dei materiali (MPI) ha registrato il quarto calo nelle ultime cinque settimane, scendendo di un altro 1,9%. Otto dei 10 sottocomponenti sono scesi durante il sell-off, illustrando la continua tendenza al ribasso dei prezzi delle materie prime negli ultimi sette mesi.

L’indice MPI è attualmente del 27,3% al di sotto del suo massimo storico, stabilito all’inizio di marzo. L’indice MPI mostra un calo del 3,8% dei prezzi delle materie prime rispetto all’ottobre dello scorso anno.

Il legname e i prodotti chimici hanno registrato i cali più significativi la scorsa settimana. A causa della combinazione di una domanda fiacca e di un’eccedenza globale, il sottoindice dei prodotti chimici è sceso del 7,1%.

Il prezzo dell’etilene negli Stati Uniti è sceso da 21,75 centesimi per libbra a 20 centesimi per libbra la scorsa settimana. Gli Stati Uniti hanno raggiunto i livelli massimi di scorte di etilene e l’arrivo dell’uragano Ian sulla costa del Golfo ha avuto un impatto minimo sulla produzione degli impianti chimici.

La domanda è in calo in tutti i settori e alcuni produttori europei hanno praticato sconti fino al 40% sulle quantità spot, senza riuscire ad attirare i clienti. Sebbene la domanda sia in calo in tutti i settori, la flessione nell’edilizia è stata particolarmente grave.

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I tassi dei mutui residenziali sono aumentati insieme ai tassi di interesse delle banche centrali, riducendo la domanda di case.
Secondo gli ultimi dati del Census Bureau, le licenze edilizie residenziali negli Stati Uniti sono diminuite del 10% ad agosto rispetto a luglio. Il sottoindice del legname è sceso dell’8% la scorsa settimana a causa della riduzione della domanda di costruzioni.

Il costo del legname è sceso a 410,80 dollari per 1.000 piedi di tavole, il livello più basso da giugno 2020. I prezzi erano di 1464 dollari nel marzo di quest’anno, a dimostrazione del radicale cambiamento delle circostanze del mercato da allora.
Un’altra settimana turbolenta per i mercati ha visto un significativo sell-off sia delle azioni che delle obbligazioni.

L’indice di mercato S&P 500 è sceso per tre trimestri consecutivi, il più lungo dalla crisi finanziaria del 2008. La decisione del governo britannico di annunciare diversi tagli fiscali e sussidi non finanziati ha scosso il mercato obbligazionario. Ha spinto la Banca d’Inghilterra ad agire a causa di un “rischio per la stabilità finanziaria”.

L’esigenza delle banche centrali di combattere l’inflazione eccessiva è alla base dei recenti sconvolgimenti del mercato. Questo ha continuato a essere il principale motore dell’attuale declino dei prezzi delle materie prime.

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