Per il secondo giorno consecutivo, un gruppo di camionisti ha bloccato un importante porto della California

Il 18 luglio, durante uno sciopero contro la legge AB5 della California, singoli camionisti si sono riuniti per impedire l’ingresso dei mezzi nella sezione porta container del porto di Oakland.

Hanno protestato in quasi tutti i porti affinché il loro problema venisse compreso e risolto.

I camionisti che si opponevano alla nuova legge californiana sul “lavoro a contratto” hanno bloccato il terzo porto più trafficato della stato, interrompendo così la produzione agricola e minacciando di aumentare i ritardi della catena di approvvigionamento negli Stati Uniti.

Il più grande terminal marittimo del porto di Oakland è stato chiuso giovedì, secondo il portavoce del porto Robert Bernardo.

A dispetto della nuova legge sul lavoro della California, tecnicamente nota come AB5, i singoli conducenti di camion bloccano i cancelli dei porto e impediscono ai camion di accedervi.

La nuova legislazione renderebbe le cose ancora più costose per tutti gli autisti dei camion che lavorano come lavoratori autonomi e costringerebbe le ditte di trasporti ad assumerli, aumentando così le spese.

Il porto di Oakland è uno snodo vitale per la produzione agricola della California, vi transitano circa 1,2 trilioni di dollari, sottoforma di mandorle, riso e vino ed altri prodotti agricoli.

Anche prima che iniziasse la protesta degli autisti dei camion, il porto container degli Stati Uniti, l’ottavo più trafficato, stava già lottando per evitare gli effetti di un blocco dovuto ad una epidemia.

La protesta è a tutela di tutti gli autisti senza contratto.

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