Oro in rialzo grazie al dollaro più debole in vista della riunione della Federal Reserve

Martedì mattina, l’oro è salito in Asia grazie all’indebolimento del dollaro, ma le quotazioni dell’oro sono rimaste in un range solido, poiché gli investitori hanno spostato la loro attenzione su un possibile rialzo dei tassi di interesse negli Stati Uniti.

I contratti a termine sull’oro sono saliti a $1.723,75 dallo 0,27% alle 11:31 PM ET (3:31 AM GMT).

Il dollaro, che normalmente si muove inversamente rispetto all’ oro, è sceso martedì mattina in Asia. Il dollaro è sceso per la quarta sessione consecutiva dello 0,1% rispetto a un insieme di valute diverse, mentre gli investitori consideravano l’ipotesi di un imminente aumento dei tassi da parte della Federal Reserve degli Stati Uniti.

La Federal Reserve conclude mercoledì la sua riunione di due giorni in cui si spera di aumentare il tasso di interesse di 75 punti base.

La Banca Centrale dell’Unione Europea, invece, si è unita ai suoi omologhi mondiali per ridurre l’inflazione in bilico e aumentare i tassi di interesse di 50 punti base. Si prevede un ulteriore aumento fino a quando l’inflazione non tornerà al suo obiettivo del 2%.

Il più grande fondo aureo scambiato in borsa del mondo, SPDR Gold Trust, ha dichiarato che lunedì le sue scorte sono scese dello 0,06% a 1.005,29 tonnellate da 1.005,87 di venerdì. Per quanto riguarda gli altri metalli, il platino è salito dello 0,92%, l’argento ha fatto un balzo dello 0,51% mentre il palladio è salito dello 0,09%.

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