Operazioni piramidali e criptovalute, in Russia la connessione c’è

Secondo un report della banca centrale russa, nel 56 % delle operazioni piramidali effettuate nel paese nella prima metà dell’anno, sono state usate criptovalute.

La guerra in Ucraina ha agevolato i truffatori, visto che l’Occidente ha praticamente paralizzato le operazioni finanziare “tradizionali”, da e verso la Russia. Così i russi si sono dovuti trovare a fare i conti con vendite piramidali e sistemi “innovativi”, che molto spesso non sono altro che truffe legalizzate. Proprio la banca centrale ha monitorato le truffe perpetrate tra gennaio e giugno 2022, aumentate di circa 3 volte rispetto allo stesso periodo del 2021.

Per una battaglia efficacie contro le truffe, le autorità russe hanno chiesto maggiori controlli su internet ed una visione governativa più completa, che tenga conto della novità dell’ultimo decennio: la finanza decentralizzata.

In attesa che il quadro normativo cambi, il ministero dell’interno russo ha chiesto pene severe per chiunque commetta reati finanziari, come il riciclaggio di denaro e la truffa di criptovalute.

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA A PAGAMENTO
Editoriale il Cittadino Srl e la testata Il Cittadino non si assumono alcuna responsabilità per il testo contenuto in questo publi-redazionale (che è realizzato dal cliente) e non intendono incentivare alcun tipo di investimento.