Monza-Inter 2-2, mister Palladino: «Siamo una famiglia, abbiamo un grande cuore e un grande gruppo»

L'allenatore dopo il pareggio in casa contro i nerazzurri: Galliani è una persona di grande passione e di grande cuore. Noi siamo un grande gruppo.
Raffaele Palladino dopo Monza-Inter
Raffaele Palladino Eligio Galeone

Nell’anticipo serale della 17esima giornata di Serie A il Monza imbriglia l’Inter pareggiando 2-2 nel recupero e ottiene così il terzo risultato utile consecutivo. A fine partita, nella sala stampa dell’U-Power Stadium, è intervenuto l’allenatore dei brianzoli, Raffaele Palladino, che ha commentato la prestazione positiva dei suoi ragazzi:

La duttilità di Ciurria la considera una sua scommessa vinta sul piano tattico?

«È estremamente intelligente. Ha chiuso come terzino destro perché siamo passati dal 3-4-2-1 al 4-2-3-1. Sono soprattutto le caratteristiche e l’intelligenza dei giocatori che fanno le differenze. Sono strafelice per lui. Capacità di recupero? Questo è un gruppo di grandi uomini, oltre che di bravissimi giocatori. Si meritano questa soddisfazione e sono strafelice di questo. Vogliono dimostrare che sono fondamentali perché hanno anche avuto un passato importante. Oggi siamo riusciti a rimontare due volte lo svantaggio. Ora pensiamo a sabato».

Cambio Marlon e si aspettava di mettere sotto l’Inter?

«Il cambio di Marlon non è stata una scelta tecnica ma un cambio per caratteristiche per far girare veloce il pallone. A fine primo tempo ho chiesto questa velocità di palla, in difesa mi serviva un sinistro (Caldirola, nda) e un destro (Pablo Marí, nda). Oggi sapevo che lo stadio era pieno, c’era un’atmosfera bellissima. Dobbiamo essere orgogliosi e soddisfatti di questo risultato. Godiamoci questi momenti e il nostro obiettivo è sempre la salvezza. Poi penseremo alla Cremonese».

L’errore di Pablo Marí?

«Gli ho detto che è un grande, sbagliamo tutti, sbagliare è umano. Ha dato tutto e l’ho ringraziato per aver fermato prima Dzeko e poi Lukaku. Allenatore semplice? Sì perché ho trasmesso la mia idea di calcio, che è ormai chiara. Sono cose troppo semplici, non mi sono inventato nulla. La scelta di ogni singolo ragazzo è improntato al lavoro settimanale. Tutti si impegnano al 100% e ho avuto difficoltà nelle scelte tecniche».

C’è stato un errore arbitrale?

«Ci tengo a dire che quando ha battuto la punizione l’Inter, ho sentito il fischio e quindi andava annullato. Parlare di errore arbitrale per me è riduttivo. La prestazione? Non ho mai visto cali mentali e ci tengo a sottolineare questo. Le partite vanno prese tutte con determinazione e con un atteggiamento importante. Oggi abbiamo disputato una grandissima prestazione. Non siamo stati bravi nelle ripartenze, abbiamo rischiato qualcosa dietro e credo che sia stata fatta un’ottima partita contro una squadra candidata per lo scudetto».

La posizione degli attaccanti?

«Andrea ci ha fatto giocare bene, ha sfoderato una grande prestazione e gli manca solo il gol. Christian ha caratteristiche diverse e oggi ha fatto bene quando è entrato. Mota Carvalho mi sta sorprendendo come ragazzo, ci tiene a fare gol e ad aiutare la squadra».

L’esultanza di Galliani sta girando su internet, lo hai sentito? Berlusconi invece?

«Lo abbiamo visto dopo la partita, per lui era una partita particolare. Era molto eccitato da questa partita. Mi sembrava il vecchio Galliani dei tempi d’oro. È una persona di grande passione e di grande cuore. Berlusconi non l’ho ancora sentito perché ho il telefono negli spogliatoi e lo sentirò sicuramente. Cerchio di squadra a fine gara? Mi piace unire il gruppo e creare empatia. Noi siamo un’unica famiglia e mi piace questo senso di unione. Noi abbiamo un grande cuore e un grande gruppo».