L’oro si muove per il calo settimanale, mentre si profilano pesanti rialzi dei tassi statunitensi

I rendimenti del Tesoro e il dollaro USA hanno aiutato i prezzi dell’oro a salire venerdì. Tuttavia, la crescente aspettativa di altri rialzi dei tassi d’interesse della Fed statunitense ha fatto sì che l’oro registrasse un calo settimanale.

L’oro spot è salito dello 0,2% a 1.668,46 once. I prezzi sono scesi dell’1,6% nella settimana.
I futures sull’oro statunitense hanno registrato un calo dello 0,1% a 1.666,80 dollari.

Il DXY è sceso dello 0,2%, rendendo il metallo meno costoso per gli acquirenti internazionali. Nel frattempo, il benchmark dei rendimenti dei Treasury decennali statunitensi è sceso giovedì, dopo aver toccato il picco di 14 anni.

Il managing partner di SPT Asset Management ha dichiarato che l’oro si trova in una posizione intermedia tra l’impossibilità di vedere una svolta a breve, ma che c’è una luce in fondo al tunnel nel senso che la Federal Reserve potrebbe fare una pausa.
Ha inoltre affermato che l’oro ha maggiori possibilità di salire. Vedranno risultati negativi nelle economie di tutto il mondo che potrebbero far pendere l’ago della bilancia a favore di un taglio dei tassi.

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Giovedì sono stati resi noti i dati che hanno mostrato che a settembre i prezzi dei consumatori statunitensi sono aumentati più del previsto, in quanto gli affitti hanno subito un’impennata dal 1990, e anche i costi dei generi alimentari sono aumentati, con l’indice dei prezzi al consumo core che ha registrato un balzo del 6,6% annuo.

Gli operatori si aspettano un quarto aumento consistente di 75 pb alla chiusura della riunione della Federal Reserve dell’1-2 novembre.

Tuttavia, i rialzi dei tassi di interesse per gestire i prezzi in bilico hanno ridotto l’attrattiva del lingotto, che non produce alcun interesse se visto come bene rifugio contro le turbolenze economiche e inflazionistiche.

Secondo l’analista tecnico di Reuters, Wang Tao, l’oro spot sembra neutrale in un intervallo compreso tra 1.600 e 1.674 dollari l’oncia, e una fuga può suggerire una direzione.
L’argento spot è salito a 18,98 dollari l’oncia dello 0,6%, registrando il maggior calo settimanale da agosto.

Il platino è salito a 900,49 dollari dello 0,5% e il palladio è salito dello 0,9% a 2.125,50 dollari. Entrambi i metalli si sono mossi per il primo crollo settimanale in tre.

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