Un post sul blog ufficiale informava che la quota di € 20 pagata dai clienti per rimanere sulla piattaforma di 2gether sarebbe stata restituita da Bit2me per consentire agli utenti di rimanere attivi all’interno della community. Il CEO e co-fondatore di Bit2me, Leif Ferreira, ha dichiarato:

“Per portare l’industria delle criptovalute nella società, ci concentriamo su parole chiavi come innovazione, conoscenza e intelligenza. L’industria delle criptovalute e la Blockchain sono fondamentali per il nostro presente e futuro, ed è per questo che vogliamo crescere, supportando gli utenti di 2gether che continuano a credere nelle criptovalute.

2gether in difficoltà

Secondo la stessa 2gether, la società ha dovuto affrontare una grave flessione, seguita al blocco degli oltre 100.000 account. La società anche eliminato la sua presenza dai social media, perché non poteva permettersi nemmeno il mantenimento.
A ciò, ha fatto seguito anche la richiesta di una commissione di 20 euro per ogni cliente che volesse continuare ad usare la piattaforma. I conti con un saldo inferiore ad una certa cifra sono stati chiusi.

Si sottolinea inoltre come il mercato abbia influenzato negativamente 2gether, al contrario di Bit2me, che ha continuato a funzionare normalmente.

Affrontando il mercato delle criptovalute con oltre 20 milioni di clienti, Bit2me annuncia l’apertura di un nuovo ufficio in Brasile con conformità e sicurezza come obiettivi principali. La Banca centrale spagnola ha reso l’attività Bit2me la prima attività in assoluto a ottenere l’approvazione a febbraio e diventare il VASP (Virtual Asset Service Provider) regolamentato, qualcosa che nessun’altra attività di criptovaluta potrebbe mai ottenere.