Per fortuna a Lissone c’è Danielino Fossati. Che sarà anche milanista e ultimamente ha scarse soddisfazioni. Ma di politica e correttezza istituzionale, dà dei punti a molti. Dentro e fuori il Consiglio. Dentro e fuori la maggioranza. Più dentro che fuori per la verità.
Se Lissone potrà rientrare dei soldi buttati con la vendita di Aeb lo si deve sì a tre persone, ma soprattutto a lui. Non me ne vogliano gli altri due firmatari della richiesta di costituzione di parte civile accettata dai giudici (Antonio Erba e Marino Nava), È il coraggio di Fossati, esponente di maggioranza, ad essere premiato. Ce ne vuole tanto per mettersi contro un sistema che aveva optato per altre soluzioni. Volessi fargli un torto, liquiderei il suo operato nei confronti di sindaco e giunta con uno slogan: “me ne frego”.
Ma di questi tempi da lupi e con tali chiari di luna, non vorrei finisse sulle pagine di Repubblica come il sottoscritto. Fossati se ne è infischiato della maggioranza che gli tirava la giacchetta per lasciar perdere ed abbandonare i due firmatari dell’opposizione al proprio destino. Danielino non è persona facilmente condizionabile. Un “crapone” di Lissone fatto e finito come il sottoscritto.Vedremo a breve come finirà la telenovela del gas che in Brianza ha fatto non pochi danni . Questa però è un’altra storia e pure un’altra canzone. Magari “se me lo dicevi prima” di Enzo Jannacci…