La rete di prestiti DeFi migliorata di Compound punta a sicurezza e scalabilità

Compound ha rilasciato Compound v3, un’edizione rinnovata del suo sistema di prestito decentralizzato (DeFi). In un blog dell’inventore del sistema, il piccolo lancio di produzione riduce il numero di token autorizzati che possono essere prestati e cartolarizzati sulla piattaforma.

Comet, l’ultima incarnazione di Compound, consente ai consumatori di prendere in prestito un singolo USDC utilizzando wWBTC come garanzia oltre alle valute native di COMP, UNI e LINK.

Compound v3 utilizza inoltre Chainlink come unica fonte di prezzi del sistema e ottimizza i contratti di amministrazione intelligente, migliorando l’affidabilità e la gestibilità del sistema.

Secondo il creatore di Compound, Robert Leshner, Compound v3 consente alle persone di prendere in prestito un maggior numero di monete con un minor rischio di liquidazione e una riduzione delle multe di liquidazione.

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Le versioni precedenti di Compound utilizzavano una struttura a rischio comune che sosteneva nove criptovalute, tra cui DAI, USDT ed ETH.

In precedenza, i consumatori depositavano le risorse nei gruppi di prestito, dove ricevevano gli interessi. I prestatori ricevevano cToken che rappresentavano il valore dei loro depositi in cambio del loro investimento. Il prestatore può quindi prendere in prestito fino a una determinata percentuale del valore dei suoi prodotti collateralizzati in criptovalute separate utilizzando quei cToken.

Inoltre, limitando il numero di monete accettate sulla rete, Compound v3 sta mettendo un freno alle forchette illegali.

Compound v3 modificherà il modello di governance del sistema e ne aumenterà la sicurezza. Invece di un sistema di contratti controllati in modo indipendente, l’amministrazione di Compound v3 viene effettuata attraverso un semplice accordo “Configuratore”.

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