L’amministrazione francese ha fatto pressione su Electricite de France SA affinché raggiunga l’obiettivo di riavviare 32 reattori nucleari entro pochi mesi, e ha esortato le imprese e le famiglie a ridurre i consumi energetici per evitare le interruzioni invernali.
I problemi di EDF aggravano la più grande catastrofe energetica europea degli ultimi 50 anni, con la possibilità di una carenza di energia elettrica a livello nazionale se la Russia limiterà le importazioni di gas naturale nell’area.
La carenza di energia sta spingendo le autorità europee a spendere enormi quantità di euro per proteggere i clienti e le aziende dall’aumento delle bollette e per prepararsi alle interruzioni energetiche invernali.
Secondo il ministro della Transizione energetica Agnes Pannier-Runacher, EDF ha promesso di riattivare tutte le unità quest’inverno. La ministra ha dichiarato che sta monitorando attivamente la questione e che fornirà aggiornamenti settimanali e che si preoccupa soprattutto di tenere aggiornato il calendario.
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EDF è oggetto di critiche per non aver rispettato le scadenze autoimposte per la ripresa dei reattori. Si prevede che la produzione nucleare francese scenderà al punto più basso in oltre 30 anni a causa di ispezioni e manutenzioni non programmate su una dozzina di reattori, che si aggiungono al pesante carico di lavoro della normale manutenzione e alle interruzioni dei rifornimenti.
Inoltre, l’azienda ha recentemente mantenuto inattivi alcuni reattori come riserva invernale.
L’efficienza dei reattori nucleari francesi è scesa al 41%.
Il ministro francese ha incoraggiato le imprese, le autorità locali e lo Stato a rafforzare i piani e a scambiare le migliori pratiche per ridurre il consumo energetico, riducendo la probabilità di sgradite interruzioni di corrente. Ha dichiarato che uno dei sistemi più efficaci è quello di ridurre il riscaldamento e l’illuminazione non necessaria.
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