La diffusione di progetti riguardanti l’energia rinnovabile ha rallentato l’aumento delle emissioni a livello globale

Per molto tempo gli studiosi che si occupano del settore energetico hanno avuto paura che il 2022 si potesse trasformare in una “bomba di carbonio” per il pianeta, ossia un aumento eccessivo di emissioni.

Le energie rinnovabili hanno permesso che ciò non succedesse.

L’Organizzazione Globale dell’Energia ha dichiarato martedì che le emissioni di anidride carbonica a livello mondiale legate all’uso di energia aumenteranno solo dell’1% quest’anno. Si tratta di una cifra notevolmente inferiore rispetto a quella prevista da vari studi, soprattutto dato che l’aumento del prezzo della benzina a livello mondiale ha fatto temere che parecchie nazioni scegliessero il carbone come altra opzione.

L’AIE ha dichiarato che L’utilizzo del carbone è aumentato, ma che c’è anche stato uno sviluppo incredibile delle energie rinnovabili.Secondo i dati, lo sviluppo delle energie rinnovabili da solo ha permesso di evitare 600 milioni di tonnellate di CO2 in più (per confronto, l’anno scorso la Germania ne aveva prodotti 646 milioni).

Il capo dell’AIE, Fatih Birol, ha dichiarato che le proiezioni sulle emissioni sono inferiori “a quanto temuto da alcuni individui” e sono un segno che le strategie di decarbonizzazione stanno guidando il cambiamento di fondo. Inoltre, “questi cambiamenti sono destinati ad accelerare a causa dei significativi progetti di strategie energetiche pulite che sono progrediti in tutto il pianeta negli ultimi tempi”, ha aggiunto.

Numerosi studiosi prevedevano che questa tendenza sarebbe proseguito con la ripresa dell’economia verso l’inizio del 2022, facendo salire l’interesse per le nuove energie rinnovabili. Poi, in quel periodo, la Russia ha attaccato l’Ucraina, innescando un’influenza a cascata sui mercati energetici mondiali.

L’Europa si è concentrata parecchio sul GNL (Gas naturale liquefatto) per sostituire le importazioni di gas russo, facendone così decollare i prezzi. L’aumento del prezzo del GNL ha spinto alcuni Paesi asiatici ad usare il carbone, facendo così aumentare l’interesse per questo combustibile, il cui prezzo ha raggiunto ultimamente livelli record.