Le economie asiatiche possono essere sia fantastiche compagne che terribili avversarie. È vero che si lasceranno davvero incantare da una proposta di moneta computerizzata della banca nazionale dell’Asia per dissolvere l’autorità del dollaro sostenuta dalla Cina?

Gli scienziati statali cinesi affermano che una simile iniziativa sosterrebbe la collaborazione monetaria tra le economie delle aree, riducendo la loro dipendenza dal dollaro statunitense. Tuttavia, un’opera del genere introdurrebbe notevoli ostacoli.

Mentre la moderna e avanzata rete di inventari del mondo non è all’altezza del continente asiatico, le stesse organizzazioni che, ad esempio, forniscono ad Apple i componenti per il suo iPhone, si contendono a vicenda i pezzi per il modello dell’anno successivo. Samsung fornisce la presentazione dell’iPhone, ma la sua divisione di fonderia è in competizione con Taiwan Semiconductor per creare i chip più recenti di Apple per il telefono.

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In Asia c’è una profonda competizione meccanica tra i Paesi. Il Giappone è l’economia industrializzata più consolidata del distretto e un obiettivo per i chaebol della Corea del Sud. Sebbene l’inizio di una parvenza di Sony e Panasonic sia stato diverso da quello di Samsung e LG, alla fine l’industria sudcoreana dell’hardware ha superato l’avversario giapponese e i televisori Trinitron non sono più una colonna portante di ogni casa.

Una parte di questo risultato è di natura meccanica – Samsung e LG non immaginavano lo schermo LCD, ma erano più bravi a svilupparlo -, ma una parte è dovuta a questioni finanziarie e a tariffe commerciali. Negli anni 2000, la Corea del Sud, un settore commerciale in via di sviluppo, aveva un costo del lavoro molto più basso. Tuttavia, a partire dall’ultima parte degli anni Novanta, le organizzazioni giapponesi di acquirenti di gadget si sono mostrate caute nei confronti delle aree di forza per l’effetto che hanno sulla loro principale preoccupazione.

Nonostante la Playstation 2 di Sony fosse un’indiscutibile necessità per qualsiasi giocatore nel 2000, il suo costo di miglioramento mostruoso, il costo dello yen più alto possibile e la riduzione delle offerte di televisori resero l’anno scoraggiante per il record monetario e le azioni dell’organizzazione. Nel maggio 2000, ComputerWorld ha annunciato che se non fosse stato per il solido yen, la retribuzione del lavoro sarebbe stata superiore del 39%.