La BCE chiede il controllo immediato delle stablecoin e delle Defi ma non esclude una restrizione al mining di Bitcoin

L’ultima versione del Bollettino Macroprudenziale della Banca Centrale Europea si concentra sulle questioni economiche legate alle criptovalute, in particolare quelle legate alle stablecoin e alle piattaforme defi, e sulla minaccia agli obiettivi di cambiamento climatico attribuita alle tecniche di mining delle criptovalute (BCE). Patrick Hansen, consulente per le criptovalute di Presight Capital, ha sottolineato i punti chiave della ricerca di Luglio di questa settimana.

Scoprendo le ramificazioni normative di questi mercati target delle criptovalute, gli autori del documento sostengono che lo sviluppo globale e l’aumento dell’uso delle stablecoins richiedono l’incorporazione di conformità, supervisione e strutture di controllo essenziali, come la legislazione MiCA, prima che la connettività tra queste valute virtuali e il quadro finanziario standard si intensifichi ulteriormente.

In origine serviva principalmente come “parcheggio relativamente sicuro“, la potenza finanziaria dell’eurozona osserva che i casi d’uso delle stablecoins sono aumentati negli ultimi giorni, in particolare con l’emergere delle app DeFi, che riflettono un’altra sezione in rapida crescita del mercato delle criptovalute, soprattutto nell’ultimo anno.

Pur ammettendo che le piattaforme DeFi utilizzano la creatività abilitata dalla tecnologia e variano in diversi modi, tra cui il modo in cui le risorse sono mantenute, la fiducia è stabilita e le reti sono gestite, la BCE ritiene che non includano servizi finanziari innovativi, ma imitino invece quelli forniti dalle istituzioni finanziarie tradizionali. Allo stesso tempo, la banca centrale sostiene che “la DeFi è soggetta a molte delle stesse debolezze della finanza convenzionale”.

La BCE ritiene che siano necessarie misure per governare e monitorare adeguatamente il settore della DeFi, nonostante i vincoli posti dalla sua natura decentralizzata e segreta, che rende il lavoro più difficile per i regolatori e le agenzie applicabili. La Banca Centrale Europea auspica una strategia internazionale concertata e regole uniformi per individuare e risolvere le carenze normative.

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