In mezzo all’impennata dei prezzi del petrolio, Biden pensa di sbloccare le riserve petrolifere

Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha comunicato mercoledì di aver raggiunto un accordo per vendere 15 milioni di barili di petrolio non raffinato dalle scorte in crisi del Paese e iniziare a riempire le scorte, nel tentativo di contenere gli alti costi del carburante in vista delle elezioni di metà mandato dell’8 novembre. La mossa è arrivata quattordici giorni dopo che l’Associazione delle Nazioni Esportatrici di Petrolio, guidata dall’Arabia Saudita, ha infastidito Biden favorendo la Russia e acconsentendo a un taglio della creazione, sollevando sentimenti di trepidazione per un’altra impennata dei costi del sifone statunitense.

“Con la mia dichiarazione di oggi, continueremo a regolare i mercati e a ridurre i costi quando le attività di diverse nazioni hanno causato una tale instabilità”, ha detto Biden in un’occasione alla Casa Bianca. Biden ha accusato l’attacco del presidente russo Vladimir Putin all’Ucraina per l’aumento dei costi della benzina non raffinata e del carburante, notando che i costi sono scesi del 30% rispetto al loro picco recente.

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Ha inoltre rinnovato un appello alle organizzazioni energetiche statunitensi, ai rivenditori di carburante e ai depuratori, chiedendo loro di smettere di utilizzare benefici da record per acquistare scorte di alcolici e di destinare risorse alla creazione, a parità di condizioni. I costi “non stanno scendendo abbastanza velocemente”, ha detto. “Le famiglie stanno soffrendo” e i costi del carburante stanno distruggendo i loro piani finanziari, ha aggiunto.

L’accordo di Biden prevede di aggiungere al mercato una quantità di petrolio sufficiente a prevenire i picchi di costo che potrebbero danneggiare gli acquirenti e le organizzazioni, garantendo allo stesso tempo ai trivellatori del Paese che l’autorità pubblica si tufferà nel mercato come acquirente se i costi dovessero scendere eccessivamente. Il presidente, che ha affrontato l’analisi dei conservatori che sostengono che stia attingendo alla Riserva Essenziale di Benzina (SPR) per motivi politici e non per una crisi, ha anche detto che riempirà le scorte del Paese negli anni a venire.

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