Il prezzo del greggio sta iniziando a recuperare dopo aver fallito il test dei minimi di gennaio

Il prezzo del petrolio è salito a un nuovo massimo settimanale di 82,94 dollari, continuando un andamento di alti e bassi; il greggio potrebbe continuare a ritracciare la perdita dal massimo mensile di 90,39 dollari, dato che i dati pubblicati dagli Stati Uniti infondono una prospettiva più ottimistica per la domanda di energia.

I dati dell’EIA pubblicati il 23 settembre hanno indicato un calo delle scorte di petrolio forse per la prima volta in un mese, con una diminuzione di 0,215 milioni di barili rispetto alla settimana precedente contro le previsioni di un aumento di 0,443 milioni. L’aumento dei tassi di interesse nei paesi avanzati ha frenato le prospettive di crescita globale. Tuttavia, la forte domanda potrebbe convincere l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC) a tornare al suo precedente piano di produzione e a fornire un’offerta consistente nei prossimi mesi.

Il più recente Monthly Oil Market Report (MOMR) afferma che “nel 2023, le speranze di una crescita economica sana, insieme al previsto miglioramento significativo soprattutto nel comando e controllo del COVID-19 in Cina, si stima che rafforzeranno il consumo di petrolio”. Non è chiaro se l’OPEC modificherà la tempistica del suo progetto durante le prossime giornate ministeriali del 5 ottobre, poiché la produzione degli Stati Uniti rimane al di sotto dei livelli pre-pandemia.

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Tuttavia, fino ad allora, i prezzi del petrolio potrebbero essere influenzati dai dati provenienti dagli Stati Uniti. Ad esempio, i dati dell’EIA rivelano che la produzione settimanale dei giacimenti è scesa a 12.000 mila unità il 23 settembre rispetto alle 12.100 mila unità delle settimane precedenti.

I recenti eventi potrebbero sostenere i prezzi del petrolio, in quanto i segnali di restrizione dell’offerta incontrano le previsioni ottimistiche di una domanda elevata, e il greggio potrebbe effettuare un rimbalzo più significativo nei prossimi giorni dopo aver tentato senza successo di testare il minimo storico di gennaio (74,27 dollari).

Un recente articolo del WSJ sostiene che, nonostante le ingenti perdite, l’azienda informatica giapponese starebbe pensando di aprire un terzo Vision Fund.

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