La Fed Reserve ha fornito raccomandazioni su come le banche di criptovalute possono proteggere l’accessibilità dei conti master, che molti di questi istituti hanno richiesto per oltre un anno. Sebbene le indicazioni non siano all’altezza di una vera apertura, i potenziali richiedenti hanno ora una tabella di marcia da seguire. La Fed ha segnalato di essere aperta a consentire alle criptovalute (e ad altre organizzazioni innovative) l’accesso ai circuiti di pagamento globali.
Dopo oltre un anno di deliberazioni, la Federal Reserve ha emesso un parere finale che delinea come valuterà le proposte di conti di riserva da parte delle banche, dalle imprese regolamentate a livello federale con depositi bancari alle nuove imprese finanziarie con licenze statali.
Diverse società di criptovalute hanno richiesto licenze bancarie negli ultimi anni. Le motivazioni sono diverse. In alcune situazioni, una licenza federale per banche o trust amplia la base di clienti potenziali per diversi servizi. Altri ritengono che essere una banca significhi non aver più bisogno di un mediatore bancario per accedere al settore finanziario mondiale. Il comunicato della scorsa settimana ha dato una dose di energia a queste iniziative, anche se si tratta solo della prima fase.
Pur avendo delineato i sei criteri, la Fed non ha chiarito come un’azienda possa conformarsi a tali standard. Inoltre, non ha divulgato alcuna informazione sulla tempistica delle autorizzazioni.
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Pur comprendendo che le domande di livello 3 saranno sottoposte a un esame più approfondito, non abbiamo idea di cosa questo comporti.
Una portavoce della Fed Reserve si è rifiutata di parlare con la stampa a questo proposito. Secondo Julie Hill, la Fed dispone di un elenco completo di variabili di rischio, ma non le ha rese note.
La banca centrale potrebbe emanare nuove istruzioni per rispondere a queste preoccupazioni.
Le imprese che hanno già presentato domanda di accessibilità al conto di riserva potrebbero essere costrette ad aspettare ancora più a lungo, e una delle due imprese presentate ha già rinunciato. Custodia Bank ha fatto causa alla Fed all’inizio di quest’anno, sostenendo che non ha rispettato la scadenza legale per decidere sulla sua richiesta.
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