Il neoeletto presidente filippino guarda al nucleare e alle fonti di energia rinnovabili

Nelle Filippine, una delle economie in più rapida crescita del sud-est asiatico, il neoeletto presidente Ferdinand Marcos Jr. ha ribadito il suo sostegno a un maggiore utilizzo dell’energia nucleare, del gas naturale e delle fonti di energia rinnovabili.


L’annuncio arriva mentre i piani iniziali di importazione di carichi di GNL nel Paese si sono arenati a causa dell’aumento dei prezzi internazionali del gas.


Nel suo primo discorso sullo stato della nazione, il 25 luglio scorso, Marcos ha dichiarato che le Filippine dovrebbero costruire nuove centrali elettriche e rivedere la politica sull’energia nucleare, che lui sostiene, per soddisfare la crescente domanda di elettricità del Paese.


Nel Paese devono essere utilizzate fonti di energia rinnovabili come l’eolico, l’idroelettrico solare e il geotermico. Inoltre, Marcos ha dichiarato che il governo sta valutando la possibilità di fornire incentivi per l’esplorazione del gas naturale. Per quest’anno sono previsti tassi di crescita economica dal 6,5% al 7,5%.


“Le opinioni della nuova amministrazione sono simili a quelle dell’amministrazione uscente. Il presidente Ferdinand Marcos Jr. è desideroso di far progredire la decarbonizzazione dell’industria energetica mantenendo tariffe elettriche accessibili, e sostiene l’energia nucleare e le energie rinnovabili.

Nonostante ciò, in un’intervista a Energy Voice, la nuova amministrazione non ha ancora annunciato alcuna politica energetica specifica, secondo Huyen Trang Vu, analista di ricerca del mercato IHS.


Secondo Kaho Yu, analista senior per l’Asia presso la società di consulenza sui rischi geopolitici Verisk Maplecroft, il presidente entrante delle Filippine ha promesso di spingere sull’energia nucleare e sulle energie rinnovabili per affrontare la sicurezza energetica e la transizione del Paese verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Yu ha affermato che la mancanza di risorse energetiche e la carenza di elettricità sono problemi seri per il prossimo governo. Ha continuato affermando che il GNL sarebbe essenziale per garantire la sicurezza energetica del Paese, che prevede di raggiungere tassi di crescita economica annuali compresi tra il 6,5% e l’8% tra il 2023 e il 2028. Voce.


Alfonso Cusi, che si era espresso a favore di un maggiore sviluppo del settore del gas naturale nel Paese, è stato sostituito come Segretario all’Energia da Raphael Lotilla, nominato da Marcos. Molti operatori del settore energetico vedono con favore la scelta di Lotilla, in quanto lo considerano un tecnocrate con un solido senso degli affari. Il presidente Gloria Macapagal Arroyo ha nominato Lotilla per il suo primo mandato come segretario all’energia dal 2005 al 2007.


Yu ha sottolineato che la selezione significa che la nuova amministrazione avrà bisogno di tempo per modificare la sua politica energetica.