Il giapponese Suzuki, con una mossa teorica al G20, mette in guardia da un’inattesa caduta dello yen

Si è verificato un improvviso calo del valore dello yen a causa di alcune azioni opportunistiche, secondo quanto dichiarato a margine di una conferenza del Gruppo dei 20, da Shunichi Suzuki, ministro delle Finanze del Giappone.

I giornalisti sono stati informati da Suzuki che le valute dovrebbero muoversi costantemente in linea con i fondamentali, ma da quando è qui, lo yen sta perdendo terreno. È noto che Suzuki è preoccupato per la speculazione e per il declino che ha subito di recente.

Suzuki ha fatto notare che questa settimana lo yen ha toccato nuovi minimi di 24 anni rispetto al dollaro, superando i 139 dollari. Anche se Suzuki ha recentemente ribadito i suoi commenti sullo yen, le sue preoccupazioni sulla speculazione continuano a crescere.

Secondo Suzuki, la Banca del Giappone monitorerà con urgenza il forex e il governo continuerà a coordinarsi con la banca. L’accordo del G20 fa facilmente riferimento al fatto che i movimenti imprevedibili delle valute possono causare danni alla stabilità finanziaria ed economica.

Suzuki ha inoltre dichiarato che, nonostante il Giappone sia in contatto con le controparti all’estero, adotterà comunque le azioni necessarie in materia valutaria, se necessario. Sebbene gli esperti ritengano che l’asticella dell’assistenza sia alta, le sue osservazioni implicano che il coinvolgimento diretto nei mercati valutari è ancora una possibilità.

Lo yen è stato scambiato a 138,70 per dollaro nel tardo pomeriggio di Tokyo, facendo toccare il fondo alla caduta dello yen. Il dollaro ha superato i 139 dollari durante la notte. Le statistiche sull’inflazione statunitense riportate questa settimana sono state il motivo per cui la Federal Reverse ha continuato ad aumentare i costi di prestito per controllare l’inflazione in modo aggressivo e urgente.

Per contro, non è nota alcuna azione in occasione della nuova riunione politica della Banca del Giappone (BOJ) prevista per la prossima settimana.

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