Il Canada chiede una consultazione pubblica in merito al tetto sulle emissioni

In una dichiarazione congiunta sui cambiamenti climatici rilasciata lunedì, il ministro dell’energia dell’Alberta Sonya Savage e il ministro dell’ambiente e dei parchi Whitney Issik hanno affermato che mentre la provincia ha adottato misure per combattere la questione, l’Alberta non accetterà alcuna proposta “che cerchi di interferire con la nostro volontà di sviluppare le nostre risorse.”
Il governo dell’Alberta si è già opposto, dicendo che Ottawa non può intraprendere azioni unilaterali per raggiungere gli obiettivi di carbonio. Il governo federale ha messo in programma un piano per limitare e ridurre le emissioni di gas serra dell’industria petrolifera e del gas.

Entro il 2030, l’amministrazione liberale vuole ridurre le emissioni dal 40 al 45 p% al di sotto dei livelli del 2005 ed entro il 2050 vuole che siano nulle. Il documento afferma che “le province sono i proprietari di queste risorse naturali, che sono state gestite in modo amministrato per conto dei canadesi per decenni”.
Il limite è stato inizialmente proposto dal primo ministro Justin Trudeau durante la sua campagna elettorale nel 2021, ma non si sa nulla sulla strategia. Il prezzo del carbone in Canada è attualmente fissato a 50 dollari canadesi per tonnellata e si prevede che aumenterà fino a 170 dollari canadesi per tonnellata entro il 2030.
“La posizione di Alberta è chiara: sosterremo solo soluzioni realistiche, create attraverso un impegno genuino, che mantenga una vita accessibile per i canadesi”, hanno affermato Savage e Issik in una dichiarazione dopo aver esaminato il documento di discussione.
“Un governo guidato dall’NDP in Alberta difenderebbe sempre i diritti dei lavoratori e delle loro famiglie. Un livello di dettaglio completo e le risorse necessarie per garantire la protezione e la creazione di posti di lavoro ben retribuiti in Alberta devono essere inclusi in qualsiasi strategia seria per tagliare emissioni”.
In un’economia a zero impatto ambientale, Wilkinson ha previsto che “la domanda di petrolio e gas sarà completamente centrata su quelle giurisdizioni che possono produrre petrolio e gas, con emissioni in continua diminuzione fino a raggiungere lo zero”.
Il settore dovrà ridurre drasticamente le emissioni per essere competitivo mentre il mondo passa a un futuro a basse emissioni di carbonio, secondo il ministro delle risorse naturali Jonathan Wilkinson.