Stripe ha reso noto che sta licenziando il 14% dei suoi dipendenti, con un impatto su circa 1.120 degli 8.000 lavoratori del mostro fintech. L’ultima tornata di tagli segue una serie di riduzioni nel settore fintech: il mese scorso Brex ha dichiarato di star licenziando l’11% del suo personale, mentre proprio ieri Toll ha affermato che il 12% dei suoi rappresentanti sarebbe stato licenziato.
In un promemoria diffuso sul web, il capo di Stripe Patrick Collison ha fornito una spiegazione comprensibile per quanto riguarda gli scopi delle più recenti riduzioni: una significativa ondata di assunzioni, determinata dall’ondata di pandemia mondiale verso il business basato sul web, un enorme periodo di sviluppo e, successivamente, un crollo monetario, caratterizzato da espansione, aumento dei costi di finanziamento e altre difficoltà macroeconomiche.
“Abbiamo assunto un numero eccessivo di dipendenti per il mondo in cui ci troviamo, e ci tormenta non essere in grado di trasmettere a Stripe l’esperienza che credevamo avrebbero avuto le persone colpite”, ha commentato Collison. Anche se non ci sarà mai un metodo ideale per occuparsi di una serie di tagli di tale portata, la dichiarazione di Collison è notevole per quanto riguarda la sua ammissione di colpa per la circostanza, evidenziando due errori espliciti commessi dall’iniziativa dell’organizzazione. Ha scritto:
Nel realizzare questi miglioramenti, si potrebbe ragionevolmente chiedersi se l’autorità di Stripe abbia commesso qualche errore di valutazione. Noi ci spingiamo oltre. A nostro avviso, abbiamo commesso due errori estremamente significativi, e dobbiamo evidenziarli in questa sede perché sono importanti: Siamo stati troppo fiduciosi sull’andamento della web economy a breve termine nel 2022 e nel 2023 e abbiamo valutato male sia la probabilità che l’effetto di un arresto più esteso.
Abbiamo sviluppato le spese di lavoro in modo eccessivamente rapido. Stimolati dai successi che stiamo riscontrando in alcune delle nostre nuove regioni di articoli, abbiamo permesso che le spese di coordinamento si sviluppassero e che si manifestassero carenze funzionali.