L’editoriale del direttore: i fondi per confermare il Gran Premio? Non saranno mai soldi sprecati

L'evento è probabilmente ancora oggi il principale volano dell’attrattività del “brand” Monza e bisogna tenerserlo stretto.
Il direttore de “il Cittadino”, Cristiano Puglisi

La Brianza e il suo capoluogo, con ancora addosso le ferite delle tempeste di fine luglio, si preparano ad accogliere le migliaia di persone che, da tutto il mondo, si riverseranno sul territorio in occasione della 94esima edizione del Gran premio d’Italia di Formula 1. E, nonostante tutto, sapranno farlo come sempre: nel modo migliore possibile.

Del resto già il concerto di Bruce Springsteen al parco, tenutosi addirittura poche ore dopo il primo dei tremendi temporali che hanno flagellato la nostra provincia un mese fa, era riuscito quasi senza intoppi. A dimostrazione del fatto che i brianzoli, quando si trovano in difficoltà, sanno rimboccarsi le maniche. Eventi di questa portata, d’altronde, sono un toccasana in termini di indotto e le polemiche che, anche sulla scia dei danni lasciati dal maltempo, li hanno investiti lasciano il tempo che trovano.

Il Gp, in particolare, è probabilmente ancora oggi il principale volano dell’attrattività del “brand” Monza e bisogna tenerserlo stretto. Ben vengano, perciò, le trattative per prolungare il contratto con gli organizzatori del Circus iridato fino al 2030, che, secondo le parole del presidente di Aci, Angelo Sticchi Damiani, sarebbero già in corso. E ben venga, allo stesso modo, qualsiasi supporto economico, pubblico o privato, in grado di contribuire alla causa. Non saranno di certo fondi sprecati.