Il World Gold Council ha riferito giovedì che un forte calo degli acquisti per investimenti ha ridotto la domanda di oro a livello globale dell’8% nella seconda metà dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2021.

In tempi difficili, l’oro è tradizionalmente considerato un bene rifugio. Nel frattempo, la domanda di investimenti ha continuato a crescere all’inizio di quest’anno, quando l’Ucraina è stata invasa dalla Russia, facendo aumentare rapidamente l’inflazione.

Tuttavia, i tassi d’interesse continuano ad essere aumentati dalle banche centrali.

Anche se ha contribuito ad aumentare il rischio di una flessione, ha fatto crescere i prezzi delle obbligazioni, rafforzando il dollaro e rendendo l’oro non remunerativo meno attraente, rendendo così l’investimento in futures sull’oro estremamente costoso per gli acquirenti che optano per valute diverse.

Nel suo recente rapporto mensile, il WGC ha riferito che gli ETF che detengono metalli preziosi per gli azionisti sono riusciti a vendere 38,8 tonnellate di oro sul mercato tra aprile e giugno.

Questa vendita ha comportato un calo di 1.720 dollari per oncia rispetto ai 2.000 dollari di marzo.

Lousie Street, analista del WGC, ha dichiarato: “La domanda di beni rifugio continuerà probabilmente a sostenere l’investimento in oro, ma ulteriori rialzi dei tassi e la continua forza del dollaro potrebbero far registrare flessioni”.

Ha anche previsto che l’acquisto di gioielli, monete e lingotti si ridurrà a causa dell’aumento del costo della vita e del rallentamento della crescita economica. È abbastanza ovvio che la vendita di metalli preziosi, gioielli, lingotti e monete si ridurrà in breve tempo a causa dell’aumento dei costi della crescita economica.

Secondo il World Gold Council (WGC), la domanda di oro a livello globale nel secondo trimestre è stata di 948 tonnellate. A causa del grande primo trimestre dell’anno, la domanda è stata di 2.189 tonnellate, il 12% in più da gennaio a giugno 2021.