GBP/USD coglie le offerte per ristabilire i minimi intraday, opponendosi al pullback correttivo del giorno precedente.
Il DXY riduce la prima perdita della settimana su quattro, mentre gli operatori guardano ai PIM statunitensi di questo mese e al FOMC.

La crisi politica del Regno Unito mantiene le speranze ribassiste sulle vendite al dettaglio britanniche di giugno.

La coppia GBP/USD riduce i primi guadagni della settimana a quattro, e accetta offerte di circa 1,1960 per rivivere i minimi intraday in vista dell’apertura di Londra di venerdì.

La recente debolezza della coppia Cable potrebbe essere collegata all’ampio recupero del dollaro USA da parte del Federal Open Market Committee la prossima settimana.

Inoltre, si consideri la quotazione che può essere il sentimento di attenzione in anticipo rispetto alle vendite al dettaglio del Regno Unito degli ultimi mesi e alle letture iniziali dei PIM globali del Regno Unito e degli Stati Uniti per il mese di luglio. Inoltre, la crisi politica e la Brexit temono un ulteriore aggravio per la coppia.

Si dice che l’indice del dollaro USA opti per le offerte per rivivere il suo massimo intraday di circa 106,95, in crescita dello 0,35% in un giorno, perché i sentimenti acidi collegano i rendimenti lenti per aiutare il biglietto verde ad accoppiare le recenti perdite.

L’indice del dollaro USA ha registrato la prima perdita della settimana, estendendo l’inversione del 14 luglio dai massimi di due decenni. La debolezza tardiva del biglietto verde potrebbe essere collegata ai rendimenti dei Treasury statunitensi, in quanto il maggior crollo del mercato delle cedole obbligazionarie di riferimento a 10 anni dalla metà del mese scorso giudica anche la seconda perdita settimanale successiva.

In patria, le dure battaglie per lo status di primo ministro tra il ministro degli Esteri Liz Truss e l’ex cancelliere Rishi Sunak sembrano dare filo da torcere ai tori di GBP/USD. Gli ultimi aggiornamenti dal Regno Unito indicano il favore del mercato per Sunak a causa della politica tangibile. Vale anche la pena notare che l’Unione Europea ha accolto con favore il ministro degli Esteri Liz Truss, in quanto temeva politiche di Brexit severe.