Questa estate Ripple ha ottenuto una parziale vittoria contro la SEC, nella causa per determinare se le criptovalute sono securities o commodities.
Di conseguenza XRP, il token di Ripple, ha goduto di una crescita di valore che molti si aspettavano sarebbe stata più consistente. Infatti, dopo un breve rally, XRP è calato del 7% la settimana scorsa, arrivando al livello di 0,6 dollari poco dopo aver sfiorato 1 dollaro.
Le cause sono da ricercare nel ribasso di mercato e nel possibile appello della SEC che tra l’altro, potrebbe portare XRP a subire altri cali. Va tenuto conto che anche altre criptovalute importanti sono in fase statica, con il Bitcoin fermo intorno ai 29.000 dollari.
Mentre XRP si trova in una situazione incerta, XRP20 sembra promettere molto bene, grazie a una tokenomics interessante e a una presale che sta per raggiungere il suo soft cap di 1.850.000 dollari.
Cos’è XRP20?
XRP20 rientra tra le “criptovalute 2.0” che recentemente sono affiorate sul mercato. Si tratta di progetti basati su criptovalute di successo, con l’obiettivo di dare ai trader una seconda occasione per investire su token cresciuti esponenzialmente nel corso degli anni.
Solitamente, le criptovalute 2.0 non sono affiliate con i progetti originali, ma create da team completamente diversi.
Inoltre in alcuni casi, come quello di XRP20, le criptovalute 2.0 si differenziano dalle loro versioni originali per alcune caratteristiche, per questo vale sempre la pena dare un’occhiata alle loro roadmap e seguire le presale.
Nello specifico, XRP20 arriva nel momento giusto, in quanto la vittoria di Ripple ha ridestato l’interesse dei trader nel token XRP. La differenza è che il token XRP20 si può acquistare a 0,000092 dollari, un valore 30 volte inferiore rispetto a quello minimo storico di XRP. Il team vuole ripetere il successo di XRP originale che dal 2014 al 2018 ha visto una crescita del 1.371%.
La presale del progetto ha raccolto oltre 1.500.00 dollari, avvicinandosi al suo soft cap di 1.850.000 dollari. Per quanto riguarda l’hard cap, questo è stato stabilito a 3.680.000 dollari e a giudicare dall’andamento della presale, probabilmente verrà raggiunto nel giro di pochi giorni.
Si tratta di un ottimo segnale che potrebbe portare il token XRP20 ad una crescita esponenziale subito dopo il lancio, previsto sui DEX. Agli investitori della presale è stato destinato il 40% dell’offerta totale di 100.000.000.000 token. Per ridurre i rischi di “rug pull”, il team non riceverà alcun token.
Un progetto concentrato sulla community
Stando alla roadmap di XRP20, il team vuole creare una community unita, capace di generare interesse nel token e aumentarne il valore sul lungo tempo. Un risultato che XRP20 cercherà di raggiungere tramite il token burning e lo staking, così come attraverso una strategia di marketing, strutturata per far girare il nome del progetto sul mercato.
La strategia del token burning
XRP20 adotterà diverse strategie per far crescere il valore del token sul lungo termine. Quella principale consiste nel token burning, una strategia adottata da molte nuove criptovalute per ridurre l’offerta dei token e farne aumentare la domanda. Il team di XRP20 brucerà lo 0,1% dei token per ogni transazione, per un totale del 10% dell’offerta. Secondo la roadmap del progetto, il token burning comincerà dopo il lancio su DEX (exchange decentralizzati).
Lo stake-to-earn
Oltre al token burning, dopo il lancio gli investitori potranno mettere in staking i loro token XRP, grazie al meccanismo stake-to-earn. Questa caratteristica distingue XRP20 da XRP e permette a chiunque di ricevere un reddito passivo. Stando alla tokenomics del progetto, allo staking sarà destinato il 40% dell’offerta totale.
Conclusione
XRP è sul mercato da diversi anni e come tutte le criptovalute più importanti, può avere dei periodi statici dove difficilmente si osservano aumenti di valore importanti. XRP resta un buon investimento, ma essendo nuova sul mercato, XRP20 ha un margine di crescita più alto. Inoltre, la meccanica stake-to-earn potrebbe rivelarsi molto interessante, così come il listing sui DEX che rende il token più accessibile.
I.P.
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