Dollaro più debole all’inizio della settimana

Il dollaro USA si è abbassato all’inizio della settimana a causa delle notizie provenienti dal Regno Unito, che hanno messo in discussione i titoli di Stato di tutto il mondo e la domanda di biglietto verde.

GBP/USD ha sollecitato 1,1439 per terminare la giornata a circa 1,1350.


Jeremy Hunt, il Cancelliere dello Scacchiere, ha annunciato che il governo abbandonerà la misura relativa alla tassa annunciata il 23 settembre, che aveva lo scopo di stabilizzare il sistema finanziario. Il primo ministro Li Truss aveva previsto tagli alle tasse e coperture dei prezzi dell’energia prima di essere eletta, eppure la sterlina britannica si è distorta dopo aver rivelato il suo piano.


Il mini-bilancio destinato a dare pace ha creato il caos tra i buchi di finanziamento e si è concluso con il licenziamento dell’ex Cancelliere dello Scacchiere, Kwasi Kwarteng, dopo poche settimane di mandato.

Gli operatori di mercato hanno diminuito le loro scommesse sui futuri aumenti dei tassi e si aspettano un aumento di 174 punti base entro la fine di quest’anno.

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La coppia, AUD/USD, prezza circa 0,6280 dopo essersi indebolita per mantenere i guadagni fino a 0,6300, mentre la coppia USD/CAD è sotto 1,3720, nonostante i dati canadesi scoraggianti. Il sondaggio della Banca del Canada sul sentimento delle imprese ha mostrato che è stato registrato il peggior calo dal 2022.


USD/JPY ha diffuso il suo rally, salendo ora a 149,00, nonostante il ministro delle Finanze giapponese abbia annunciato che risponderà alle mosse astratte, pur avvertendo di vedere moti FX.


L’oro ha flirtato con 1.670 dollari per oncia troy ma ha concluso la giornata a circa 1.647, attenuando ulteriormente la chiusura di Wall Street. I prezzi del greggio sono stati sotto pressione, con il WTI ora scambiato a 84,45 dollari al barile.


I rendimenti dei titoli di Stato statunitensi sono migliorati prima della chiusura, chiudendo la giornata sostanzialmente invariati nonostante il sostanziale calo degli indici statunitensi.

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