Dollaro in rialzo; in primo piano i dati sulle vendite al dettaglio e il Michigan Sentiment

L’annuncio dei dati sui prezzi al consumo di mercoledì, che hanno mostrato una corsa dell’inflazione ai tassi esponenziali degli ultimi 40 anni, ha alzato l’asticella che la Federal Reserve avrebbe puntato a un sorprendente irrigidimento di almeno 100 punti percentuali nella riunione di luglio, rafforzando notevolmente il dollaro.

Ma queste aspirazioni si sono spostate da quando il governatore della Fed Christopher Waller e il presidente della Fed di St. Louis James Bullard, entrambi riconosciuti falchi, hanno dichiarato che un altro rialzo di 75 punti base questo mese, in concomitanza con quello di giugno, era in programma.

Venerdì l’attenzione si sposterà sull’aggiornamento delle vendite al dettaglio di giugno negli Stati Uniti, che si prevede saliranno dello 0,8% su base mensile, mentre l’indice di fiducia dei clienti del Michigan per luglio potrebbe fornire una visione più cupa.

Nonostante lo stimato Mario Draghi abbia dato la sua rinuncia alla carica di Primo Ministro italiano dopo aver fatto cadere l’assistenza di uno dei maggiori attori politici della nazione dalla sua ampia coalizione di governo, la coppia EUR/USD ha scambiato in pianura a 1,0016 restando al di sopra della parità.

Questo sconvolgimento politico esaspera un quadro macroeconomico già desolante, come dimostra la riduzione di giovedì della previsione del PIL della Commissione europea per il 2023 all’1,4% dal 2,3%.

La coppia USD/JPY è crollata dell’1% a 138,79 dopo aver toccato 139,38 durante la notte per la prima volta dal settembre 1998, con le diverse politiche finanziarie della Fed e della Banca del Giappone che hanno avuto ripercussioni sul sistema monetario giapponese.

La coppia si sta avvicinando al livello psicologicamente significativo di 140, toccato l’ultima volta nel 1998, che potrebbe provocare l’interferenza delle autorità.

GBP/USD è crollata dello 0,1% a 1,1816 dopo essere scesa al minimo di 28 mesi di 1,1761 durante la notte, mettendo il sistema monetario sulla strada della settimana più fiacca dall’inizio di maggio, mentre l’incertezza ideologica getta un’ombra sulla sterlina.

USD/CAD è salito dello 0,1% a 1,3127, con il dollaro canadese che ha recuperato terreno dopo che la Banca del Canada ha aumentato i tassi di interesse di un punto base mercoledì.

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