Crollo FTX, si allarga il contagio. Ecco 3 crypto immuni alla crisi

Quello che sta succedendo dopo l’inimmaginabile implosione di FTX assomiglia a ciò che si è verificato dopo il crollo dell’ecosistema Terra Luna.

Quello che sta succedendo dopo l’inimmaginabile implosione di FTX assomiglia a ciò che si è verificato dopo il crollo dell’ecosistema Terra Luna.

Le aziende crypto legate a FTX e che avevano investito nel suo token FTT sono contagiate dal crollo e stanno avendo parecchie difficoltà.

Il contagio si allarga

Una delle prime realtà ad andare in crisi è stata due giorni fa Liquid Global, l’exchange acquistato proprio da FTX a maggio scorso che ha sospeso i prelievi “fino a nuovo avviso”, sconsigliando di depositare fondi in fiat e criptovalute.

Lo stesso giorno, 15 novembre, anche la piattaforma di lending Salt ha sospeso prelievi e depositi. La motivazione della società è stata che il crollo di FTX ha avuto un impatto considerevole, la cui entità deve ancora essere valutata appieno. Fino ad allora, le operazioni sulla piattaforma rimarranno sospese.

Poco prima, il 10 novembre, un altro grosso player del settore crypto, BlockFi, aveva bloccato i prelievi. BlockFi era stato salvato quest’anno grazie a un prestito di 250 milioni di dollari erogato proprio da FTX. Secondo il Wall Street Journal si appresterebbe a fare domanda di accesso alle procedure fallimentari.

Non è finita.

Anche la piattaforma di lending crypto Genesis Global Capital ha sospeso i prelievi. Si tratta di una società che appartiene al gruppo Genesis Digital Currency Group (DCG), la società madre di CoinDesk. Del gruppo fa parte anche Genesis Trading che detiene BitLicense.

Di recente l’exchange italiano Young Platform ha interrotto momentaneamente il servizio di Earning che consentiva di mettere in staking bitcoin, ether e tether. Il partner a cui l’exchange si appoggia per offrire questa funzionalità è Tesseract che ha riserve 1:1 per continuare a erogare il servizio.

Tuttavia, l’exchange italiano per ragioni di sicurezza ha preferito sospendere il servizio e ha invitato i clienti a non depositare asset su piattaforme che generano rendimenti.

Anche l’exchange Gate.io (non autorizzato in Italia e oscurato dalla Consob) sta vivendo una crisi che però non appare direttamente legata al crollo di FTX. Per ora l’unico punto in comune tra i due exchange è Armanino, la società di revisione dei bilanci a cui entrambi si erano rivolti.

Dove cercare un argine al contagio?

Non tutto il settore crypto è toccato dal contagio: ci sono nuove criptovalute che si stanno facendo strada nonostante il bear market e le conseguenze dell’implosione di FTX. Tre in particolare:

Dash 2 Trade

Dash 2 Trade è una piattaforma rivolta ai trader perché offre loro una serie di strumenti che permettono di operare in maniera più oculata sul mercato. Una di queste funzionalità è il sistema di alert che avvisa il trader sui nuovi progetti che verranno listati sugli exchange.

A ogni nuova crypto verrà assegnato un punteggio, da 1 a 100, attribuito in base a una serie di parametri, che permetterà al trader di capire immediatamente la solidità di quel progetto.

Il trader potrà contare su una serie di indicatori tecnici e grafici ma anche su funzionalità innovative, per esempio l’analisi dei social media per intercettare il sentiment su una particolare criptovaluta e capire se sarà di tendenza oppure no.

La possibilità di creare, personalizzare e testare le strategie di trading prima di usarle sul mercato è un altro strumento che aiuterà i trader a prendere decisioni migliori. Non mancano i segnali di trading e il trading automatizzato.

Il token nativo della piattaforma, necessario per accedere a questi servizi, è D2T che attualmente si trova in prevendita. Man mano che la prevendita avanza, aumenta anche il valore di D2T che in questo momento è a 0,0513 USDT.

RobotEra

RobotEra è un metaverso che assomiglia a The Sandbox ma che ha come protagonisti dei robot virtuali.

Gli utenti che controllano questi robot hanno totale libertà e possono ricreare un mondo virtuale costruendo tutto quello che vogliono, per esempio terreni, edifici e altre proprietà e potranno anche organizzare eventi come concerti.

Alcune di queste attività possono essere realizzate insieme ad altri giocatori con cui si può interagire. A costruire tutto questo saranno i robot che sono in formato NFT e quindi potranno poi essere scambiati su un marketplace o venduti per ottenere un profitto.

Per ottenere ulteriori guadagni è possibile vendere anche altri asset, fare pubblicità e mettere in stake il token nativo della piattaforma, TARO, che attualmente si trova nelle primissime fasi della prevendita.

IMPT

IMPT è un altro progetto che sta facendo parlare di sé e sta ottenendo buoni risultati nonostante le condizioni sfavorevoli di mercato.

Si tratta di una piattaforma che si inserisce nel promettente mercato dei crediti di carbonio, a cui si accede per compensare la propria impronta di carbonio e quindi l’inquinamento prodotto. Finora aziende e individui hanno trovato notevoli difficoltà a partecipare a questo mercato che si rivela complicato e anche poco trasparente.

IMPT introduce la blockchain in questo mercato e quindi lo rende più efficiente, più trasparente e più facile da usare. Gli utenti per la prima volta sono incentivati anche economicamente a migliorare i propri comportamenti per ridurre il loro impatto sull’ambiente.

I crediti di carbonio vengono trasformati in NFT: gli utenti possono acquistare o comunque ottenere questi NFT e poi anche bruciarli. Nella realtà questa operazione corrisponde all’effettiva eliminazione di CO2 dall’ambiente.

Finora il progetto ha raccolto l’adesione di oltre 25.000 aziende in tutto il mondo che si sono impegnate a devolvere parte degli incassi a iniziative ecosostenibili e a restituire ai clienti un cashback in token IMPT.

IMPT, il token nativo del progetto, si trova adesso nella seconda fase della prevendita e vale 0,023 dollari. Il valore aumenterà quando la prevendita passerà alla fase successiva.

I.P.

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