Come lockdown e restrizioni hanno minato la salute mentale degli adolescenti italiani

Come stanno gli adolescenti in Italia? Sono il futuro del paese ma, tra le diverse problematiche del passaggio dalla fase bambino/adulto, il periodo pandemico ha contribuito ad aumentare i problemi. La pandemia di Covid-19 ha avuto un impatto significativo sulla salute mentale.
Foto di Jeyaratnam Caniceus da Pixabay

Come stanno gli adolescenti in Italia? Sono il futuro del paese ma, tra le diverse problematiche del passaggio dalla fase bambino/adulto, il periodo pandemico ha contribuito ad aumentare i problemi. La pandemia di Covid-19 ha avuto un impatto significativo sulla salute mentale e il benessere degli adolescenti e oggi si trovano ad affrontare diverse sfide che possono causare disagio e stress.

Tra i principali fattori troviamo le misure di lockdown e restrizioni sociali del periodo pandemico. La chiusura delle scuole, la riduzione delle interazioni sociali e l’isolamento hanno contribuito a un senso di solitudine e alla mancanza di sostegno sociale per molti creando possibili conseguenze negative sulla salute mentale come aumento dell’ansia, della depressione, senso di disconnessione e insicurezza generalizzata sulla vita e il futuro. Il passaggio all’insegnamento a distanza ha presentato sfide nell’adattamento allo studio online, nel mantenimento della motivazione e nel superamento delle difficoltà di accesso all’istruzione.

Tra i maggiori problemi che si stanno riscontrando troviamo un considerevole aumento di stati d’ansia e panico. L’ansia è comune tra gli adolescenti e può manifestarsi in vari modi, inclusi attacchi di panico, preoccupazione eccessiva e paura costante e certamente situazioni come pressioni scolastiche, sociali e familiari contribuiscono a eccessivi stati di ansia. In aumento troviamo anche stati di depressione che colpisce sempre più adolescenti influendo negativamente sul loro stato emotivo, energico e motivazionale. La depressione può manifestarsi attraverso sentimenti persistenti di tristezza, perdita di interesse per le attività quotidiane, cambiamenti di appetito o sonno, bassa autostima sino a sfociare a pensieri suicidi.

Non solo tra gli adolescenti, ma in tutta la popolazione italiana, possiamo constatare un aumento dell’insicurezza come dell’autostima, specificatamente gli adolescenti possono sperimentare insicurezza riguardo all’aspetto fisico, alle prestazioni scolastiche, alle relazioni sociali e alla propria identità. Non vanno dimenticati i disturbi alimentari tra cui troviamo l’anoressia e la bulimia, i fattori che contribuiscono a questi disturbi possono includere l’immagine corporea distorta, l’ansia, la pressione sociale e le aspettative di magrezza e in Italia la stima dei giovani che ha disturbi di DCA sono circa 3 milioni.

Il presidente dell’associazione Mi nutro di Vita Stefano Tavilla ha dichiarato: «Non sono molte le malattie psichiatriche che vantano un primato di numeri così alto e con una mortalità che li pone al secondo posto, dopo gli incidenti stradali, per i giovani adolescenti, eppure le risposte della politica sono del tutto inadeguate». Ma non è finita, tra i problemi che oggi un adolescente deve affrontare troviamo il cyberbullismo che con l’aumento dell’uso di internet e dei social media è divenuto un problema rilevante. Il bullismo online può causare stress, ansia, depressione e influire negativamente sul benessere emotivo. Su questo tema è molto attiva l’associazione Unione Nazionale delle Vittime che con i suoi professionisti promuove iniziative di informazione/formazione nelle scuole.

La situazione si sta aggravando e il tempo è fondamentale per non farla degenerare, è fondamentale fornire supporto psicologico come inclusione sociale, progettazione del futuro e attività fisica. Il sistema formativo nazionale deve essere supportato quanto prima creando una rete di sostegno alla salute mentale dei ragazzi. Abbiamo una certezza, la situazione di disagi si è aggravata ed è in aumento, vi è una necessità di sviluppare un approccio olistico che fermi l’aumento dei casi di difficoltà adolescenziale.